Contro una “direttissima” concorrente alla retrocessione, al momento senza neanche passare per i play aut, la squadra di mister Palo si perde nell’umidità della zona di San Martino.
Una formazione, che domenica scorsa aveva fatto ben sperare battendo per 2 a 0 l’Anzio in quel di Cisterna di Latina oggi, in casa, al Colavolpe (con sor Mario sempre più incazzato per le prestazioni dei biancocelesti) tutti o quasi i giocatori che sono scesi in campo sono andati per “cicoria”.
Squadra irriconoscibile, nonostante i rinforzi giunti in soccorso dell’allenatore, che li ha sempre chiesti a gran voce e che oggi hanno dimostrato solo una gran “mollezza nelle gambe”, una mancanza di iniziative e schemi tattici”, perso ogni riferimento in quella che forse era la caratteristica che fino a ieri aveva contraddistinto la squadra cara ai fratelli Baioni: la grinta, la voglia di fare la partita, di aggredire sportivamente l’avversario, di tentare il tutto per tutto per riuscire a fare punti per una classifica oggi, inequivocabilmente, avviata alla RETROCESSIONE.
Al di là del risultato negativamente e pervicacemente inseguito, con due “miserabili” tiri in porta nel corso dell’intero incontro, oggi deve essere oltremodo chiaro a tutti: questa squadra è da RETROCESSIONE.
E nessuno ci venga a parlare di pessimismo portato all’eccesso.
Come nessuno dopo questa pessima esibizione casalinga può accampare scuse: ad iniziare dall’allenatore per finire all’ultimo giocatore della rosa.
Oggi, al Colavolpe, si è toccato il fondo anche di una conduzione tecnica (a questo punto della stagione lo si può affermare anche come momento di discussione) che non riesce ad essere l’ultimo valore aggiunto per sperare in una sterzata positiva nell’ultima curva … prima del baratro.
Tutto questo anche consci dell’obiettivo d’inizio stagione: mantenere la categoria a tutti i costi!
I risultati però sono drammaticamente davanti a tutti.
E si badi bene: non si tratta di esprimere una opinione che si può confutare o discutere, oggi la storia del campionato del Terracina sta divenendo ad ogni partita che si gioca, una storia matematica.
E alla matematica la filosofia calcistica, qualunque essa si vorrebbe contrapporre, mal si adatta.
La partita, per chi segue poco o nulla le sorti del Terracina calcio, si potrebbe come di seguito riassumere.
Una Ilvamaddalena solida, concreta, ha tenuto in scacco per tutti è 90’ di gioco la squadra di casa, mai entrata in partita, svogliata e inconcludente in ogni reparto, che lascia i 3 punti IMPORTANTISSIMI in palio ad una diretta concorrente.
Due le reti degli ospiti: al 75’ con Bonu e dopo 5 minuti all’80’ con Okitokandijo.
E domenica si parte alla volta di Cassino a fare visita ad una tra le migliori formazioni del girone G della Serie D.
Chess’è!
e.
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