Al termine di un lungo iter burocratico, la salma di Giorgio Chinaglia, l’ex attaccante della Lazio e della nazionale scomparso il primo aprile dello scorso anno negli Stati Uniti, è rientrata questa mattina in Italia. L’aereo con il feretro a bordo, un Airbus A330 dell’Alitalia proveniente da Boston, è giunto alle 6.30 all’aeroporto di Roma Fiumicino. Ad attenderlo c’erano gli ex compagni di squadra di Chinaglia, Pino Wilson e Giancarlo Oddi, ed alcuni tifosi tra cui anche il giornalista e conduttore radiofonico e televisivo, Guido De Angelis. A bordo dell’aereo, la prima moglie di ‘Long John’, Connie Eruzione e i tre figli, Giorgio Jr., Stephanie e Cinzia.
“Siamo felici di essere qui – hanno detto i familiari all’arrivo – e crediamo che lo sia anche e soprattutto Giorgio”. Di grande gioia, ma anche di altrettanto stress legato al complesso iter burocratico per riportare la salma di Chinaglia in Italia, hanno poi parlato Wilson e Oddi. “Non è stato semplice riportare Giorgio a Roma. Alla fine, però, grazie all’apporto di tante persone che si sono adoperate, cel’abbiamo fatta”. Emozionante per gli stessi addetti alle operazioni di scarico, il momento in cui è stato aperto il portellone della stiva dell’aereo ed il feretro di Chinaglia, custodito all’interno di una grande cassa di legno, è stato messo su un elevatore per essere poi adagiato su un apposito mezzo di trasporto posizionato sottobordo. “Bentornato, Giorgio”, ha detto qualcuno tra i presenti sistemando poi con cura una sciarpa biancoceleste sul feretro ed accompagnando quel gesto con il segno della Croce. Ultimate le fasi del trasbordo, la salma di Giorgio Chinaglia è stata quindi portata presso la Cargo City, inaccessibile ai non addetti ai lavori, dove vi resterà fino a domani quando con un carro funebre sarà trasferita a Roma. La camera ardente, allestita presso la Chiesa del Cristo Re, verrà aperta a partire dalle ore 11. Sempre nella parrocchia di Viale Mazzini 32, e nello stesso giorno, si terrà poi alle 15 una messa in suffragio celebrata dal cappellano di Regina Coeli, nonché padre spirituale della Lazio, don Vittorio Trani.
Le spoglie del giocatore verranno successivamente tumulate nella cappella della famiglia Maestrelli, dove riposa Tommaso, allenatore simbolo della Lazio dello scudetto del ’74 e grande amico di Chinaglia.