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Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/21

scritto da Redazione
Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/21
Quest’anno il virus influenzale circolerà contemporaneamente al SARS-CoV-2 (Coronavirus) e questo rende la vaccinazione contro l’influenza ancora più importante. Il vaccino, utilizzato da oltre quarant’anni come principale strumento ed opportunità di prevenzione, si è dimostrato efficace e sicuro.

Per questo motivo la Regione Lazio raccomanda fortemente la vaccinazione alle persone dai 60 anni di età garantendone la gratuità.

La vaccinazione è fortemente raccomandata anche a medici, personale sanitario, anche volontario, e in genere a tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria.

La vaccinazione è raccomandata e gratuita anche per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni compiuti.

La vaccinazione antinfluenzale assume una particolare importanza perché aiuta a semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, contribuisce a ridurre le complicazioni da influenza nei soggetti a rischio e a gestire meglio gli accessi al pronto soccorso.

Inoltre, insieme alla vaccinazione antinfluenzale, specialmente per chi soffre di patologie croniche, è raccomandata la vaccinazione anti-pneumococcica, utile a prevenire le polmoniti batteriche: le due vaccinazioni possono essere fatte contemporaneamente.

Dove è possibile vaccinarsi?

Se sei un adulto puoi vaccinarti:

  • presso il medico di famiglia;
  • presso i Servizi vaccinali della ASL;
  • in alcuni casi presso la sede di lavoro dal medico del lavoro.

Se invece devi vaccinare tuo figlio puoi rivolgerti al pediatra di libera scelta che ti darà le indicazioni per effettuare la vaccinazione presso il proprio ambulatorio o presso il Servizio vaccinazioni della ASL.

Sul sito Internet della tua ASL troverai infine informazioni complete su altri contesti particolari di erogazione eventualmente allestiti nel tuo territorio.

Chi si vaccina

Ricordiamo che la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e gratuita per:

  • le persone dai 60 anni di età;
  • bambini con età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni
  • medici, personale sanitario, anche volontario e tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria.

Inoltre la campagna vaccinale gratuita coinvolge anche altri settori della popolazione, puoi consultare qui l’elenco di chi, per motivi di lavoro o per motivi di salute, ha diritto o è invitato attivamente ad usufruirne.

La Regione Lazio, con l’Ordinanza n. 62 del 02/10/2020, ha disposto la disponibilità di dosi di vaccino antinfluenzale presso le farmacie, con oneri a carico del cittadino, per le persone tra i 18 e i 59 anni che volessero ricorrere comunque alla vaccinazione.

Per saperne di più

La vaccinazione non provoca generalmente alcun disturbo. In alcuni casi possono verificarsi alcuni inconvenienti, generalmente di lieve entità, come:

  • reazioni locali, come arrossamento e gonfiore nella sede di iniezione
  • reazioni generali, come febbre, malessere, dolori muscolari che scompaiono in 1-2 giorni (più frequenti nelle persone mai vaccinate in precedenza).
    In casi molto rari si possono verificare:

    • reazioni allergiche rappresentate da orticaria e asma e, nei casi più gravi, da reazione anafilattica, queste ultime possono comparire in soggetti allergici alle proteine dell’uovo in quanto i vaccini sono prodotti coltivando il virus in uova embrionate di pollo;
    • diminuzione transitoria delle piastrine, nevralgie e disturbi neurologici.

Le uniche controindicazioni vere alla vaccinazione sono rappresentate da:

  • età inferiore ai 6 mesi;
  • pregresse reazioni di tipo anafilattico alle proteine dell’uovo (in questi casi è possibile utilizzare vaccini prodotti in colture cellulari) o ad altri componenti del vaccino;
  • severe reazioni a vaccino antinfluenzale nel passato;
  • sindrome di Guillain Barrè manifestatasi entro 6 settimane dalla somministrazione del vaccino antinfluenzale.

La vaccinazione antinfluenzale deve essere rimandata in caso di malattia febbrile in atto.

Nel caso di comparsa di effetti secondari è opportuno consultare il medico di famiglia o il medico del Servizio che ha effettuato la vaccinazione.

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