lunedì 03 Marzo 2025,

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Campionato di Serie D Girone G 26° giornata. “La musica è finita… con il Trastevere che rifila 4 reti ai biancocelesti”

scritto da Redazione
Campionato di Serie D Girone G 26° giornata. “La musica è finita… con il Trastevere che rifila 4 reti ai biancocelesti”

La musica è finita…, è l’incipit di una nota canzone che ci sovviene mentre ci accingiamo a scrivere questa breve nota.

Perchè ormai le parole da spendere per descrivere le esibizioni calcistiche dei “tigrotti” le abbiamo tutte spese, evidentemente anche male.

Il 4 a zero finale rimediato in quel di Trastevere questo pomeriggio pone la squadra, la società, ma non la tifoseria, che anche quest’anno, come sempre, risulta vincente su ogni campo, colloca tutti davanti al fatto compiuto: la retrocessione alla categoria inferiore è un dato quasi certo.

Anche se non matematico, solo perché mancano ancora 8 gare da giocare fino al termine del torneo.

Cosa scrive, però, il cronista rimasto senza parole sull’ennesima debacle?

Possiamo affermare, che la campagna di rafforzamento fuori tempo massimo è stata un flop tragico; che il cambio dell’allenatore è stato altrettanto un momento tragico.

Infatti, con l’avvento di Imbimbo, che naturalmente non si prende (al momento) alcuna responsabilità della sconfitta di questo pomeriggio, nei due incontri da lui diretti ha rimediato 9 rete al passivo e zero punti per l’altrettanto tragica classifica.

Quest’oggi il mister succeduto a Palo ha rivoluzionato di nuovo la formazione, senza effetto positivo: poche le sue parole di sostegno ai giocatori prima dell’entrata in campo. Due le reti nei primi 28 minuti di gioco e ancora nessun cenno di sostegno per gli “uomini” in campo: psicologico e neanche tecnico teso a limitare i danni e ad impedire al Trastevere di dilagare.

Al 41° è ancora Crescenzo, da oggi soprannominato il Maradona trasteverino, a triplicare le marcature, che sono tutte e tre opera del suo genio calcistico.

Al ritorno negli spogliatoi, chi c’era, non ha udito proferire da Imbimbo nessun richiamo all’orgoglio ferito di una società che da pochi giorni ha compiuto i suoi primi 100 anni di vita, o per il rispetto che si deve alla tifoseria accorsa ad incitare la squadra pur consapevole di tutte le “deficienze” tecniche e tattiche e, cosa più grave, della mancanza, nei fatti, dell’attaccamento alla maglia biancoceleste.

Insomma, l’allenatore c’era ma non c’era e se c’era non s’è fatto sentire bene… neanche dai componenti la panchina.

Il secondo tempo inizia con lo stesso drammatico sonnambulismo dei giocatori biancocelesti, che non sanno proprio che pesci pigliare. E questo non saper tirare la “rezza” non impedisce però agli uomini di Bernardini di segnare il 4°gol.

Dice il tifoso matematico: ma abbiamo un’ultima spiaggia domenica prossima contro il Monterotondo, che ha 6 punti in più degli “uomini” di Imbimbo?

Sempre se l’allenatore in settimana non rassegna spontaneamente le dimissioni.

Ogni altro commento a questa ennesima MERITATA sconfitta ci sembra al momento superfluo, ed anche disonorevole: per chi in società lavora con serietà, per i tifosi e gli sportivi che hanno sempre condiviso le gioie (poche) e le avversità, troppe.

Ma la vicenda del Terracina calcio 1925 continua, anche a dispetto di chi oggi sembra non meritare d’indossare questa storica maglia.

e.

*La foto è di Valerio Caprino, che ringraziamo.

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