“Se le amministrazioni pubbliche non interverranno con provvedimenti mirati e concreti contro i botti di Capodanno, anche questo San Silvestro rischia di essere un bollettino di guerra per i nostri amici animali e per gli esseri umani. Si avvicina, infatti, il 2023 ed è iniziata la corsa alla compravendita dei fuochi di artificio: siamo di fronte ad un contesto davvero allarmante e preoccupante, se è vero come è vero che, nel nostro paese, sono migliaia gli animali che sistematicamente perdono la vita o fuggono a causa dei festeggiamenti per il nuovo anno, a cui vanno aggiunti i decessi a causa dei traumi da stress. Inoltre, rappresentano un pericolo per l’ambiente, poiché i fuochi d’artificio immettono nell’aria sostanza tossiche e nocive. Per questa ragione, Rivoluzione Ecologista Animalista chiede con forza ai sindaci dei comuni italiani, non solamente di emettere ordinanze specifiche, che vietino l’utilizzo dei botti di Capodanno sui territori di competenza, ma soprattutto ad avviare maggiori controlli da parte di chi è preposto a garantire la sicurezza del cittadino che deve estendersi quindi anche agli animali che sono i primi a risentire del forte disagio causato dai rumori dei petardi. Le ordinanze dei primi cittadini, infatti, troppe volte non vengono rispettate: una realtà che ha reale bisogno di una decisa inversione di rotta per il bene della comunità, degli animali e del territorio”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.
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