Si è ucciso impiccandosi con le lenzuola all’interno della sua cella di isolamento, 8 ore dopo essere arrivato nel carcere di Velletri. E’ morto così, nel pomeriggio di ieri, un nomade italiano di 40 anni, Giovanni Marsala. La notizia del quinto suicidio registrato nelle carceri del Lazio dall’inizio del 2013 è stata resa nota dal Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. “Otto ore di tempo – ha detto Marroni – nonostante l’attenzione sanitaria e di trattamento dedicata dagli operatori del carcere sono davvero troppo poche per capire se una persona abbia una sofferenza psicologica tanto grave da portarla al suicidio. Ciò che fa riflettere nella tragedia di ieri è che il carcere può piegare la resistenza anche di chi, come la vittima di ieri, aveva purtroppo già conosciuto la durezza della vita in cella. Il sovraffollamento, la drammatica carenza di risorse e di personale sono tutti fattori che costringono a guardare ai grandi numeri e non al particolare, dimenticando che dietro ogni cifra ci sono uomini con i loro problemi e le loro debolezze. E’ per questo che ritengo non possa essere più rinviata una profonda e coraggiosa riforma parlamentare del carcere, che consenta all’intero sistema penitenziario di tornare ad essere una speranza per i reclusi, come per altro previsto dalla nostra Costituzione”.