Lo sportello di Confconsumatori di Minturno ha ricevuto numerose segnalazioni di consumatori riguardanti una prassi sconcertante messa in atto dagli addetti notificatori di Equitalia.
Nella cassetta delle lettere, diversi consumatori hanno trovato una raccomandata con la quale il notificatore informava che, non avendo rinvenuto nel proprio domicilio l’utente, provvedeva alla notifica ai sensi dell’art. 140 c.p.c. con consequenziale deposito presso la casa comunale dell’atto da notificare. Il problema, che ha dell’incredibile, è che nella casa comunale, visitata immediatamente dai consumatori, non c’era nessuna traccia della notifica citata dagli addetti di Equitalia nella raccomandata.
«Tale circostanza – commenta il responsabile provinciale, l’avvocato Franco Conte – impedisce di fatto la possibilità per l’utente di prendere contezza di quanto si asserisce essergli stato notificato sia per il pagamento, se dovuto, sia per l’eventuale opposizione, se ne ricorrono le condizioni. Ma cosa ancora più grave è che questa prassi, oltre a rendere impossibile per l’utente il reperimento della cartella esattoriale, di fatto costituisce un illecito penale, ragion per cui Confconsumatori ha provveduto in questi giorni ad assistere i consumatori nello sporgere querela presso la Procura della Repubblica di Cassino al fine di accertare le responsabilità penali esistenti».
Oltre alla querela, Confconsumatori ha anche provveduto a depositare un’informativa dettagliata sul caso presso il Comune di Minturno, affinché possa prendere tutti i provvedimenti del caso e rendersi parte attiva nei confronti della società Equitalia al fine di evitare ulteriori disagi e danni a carico dei consumatori.
«Invitiamo – chiude Conte – tutti coloro che abbiano avuto episodi simili a contattare gli sportelli di Confconsumatori e segnalare il comportamento scorretto dei notificatori di Equitalia».