“Quanto avvenuto ieri, con lo sgombero dello
stabile comunale di via del Colosseo e l’arresto di 16 militanti di
Casapound con in testa Simone Di Stefano è una vergogna assoluta in una
città che vede accampate tantissime persone negli stabili occupati
dall’estrema sinistra e che nessuno osa toccare. Più facile perseguire
persone che difendono civilmente i diritti”. Lo scrive Francesco Storace,
segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale
del Lazio.
“Il Comune ha preteso una specie di assetto di guerra ai propri uomini,
dispiegando ben sessanta agenti a caccia di qualche capo dei capi de’
noantri. Tanto è vero che i manifestanti rimasti liberi assieme alle
famiglie brutalmente sfrattate sono stati per ore in Campidoglio senza essere
ricevuti da un assessore, un consigliere, un dirigente, un usciere. Senza
umanità il nuovo corso a cinque stelle. Inneggeranno alla legalità,
brutalizzano due famiglie, tollerano centinaia di occupanti abusivi che
nessuno osa toccare perché non ci si mette contro i centri sociali
dell’estrema sinistra e mettono comodamente gli schiavettoni a Casapound. Il
tutto – prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – accade mentre la
regione di Zingaretti sforna un’incredibile delibera che regala il 25% del
patrimonio abitativo proprio ai centri sociali che occupano le case
pubbliche. Mancavano i timbri rossi e la nazionalità giusta, quella degli
immigrati ammassati che non vengono toccati per motivi di ordine pubblico.
Caro Simone, non è galera. È una medaglia che ti sei meritato e ti fa
onore”.