“Sul caos della Camera di Commercio, la Regione continua ad essere immobile. Infatti, la vicenda dell’ente e l’elezione del nuovo presidente Tagliavanti, ha portato alla presentazione di ricorsi al Tar per presunte irregolarità sui criteri di elezione. Nota dolente è rappresentata dal fatto che adesso si è registrata una grande spaccatura tra le associazioni di categoria – cosa mai avvenuta negli altri enti camerali d’Italia – a tal punto che sigle di estrema rilevanza come Confcommercio e Unindustria sono escluse dalla governance. Noi abbiamo presentato oggi una interrogazione durante il question time alla Pisana, ma le risposte ricevute dall’assessore Fabiani sono state insoddisfacenti. Infatti, ciò che appare grave è l’inconsistenza della Regione, che nella suddetta questione svolge un ruolo di arbitro. Tra l’altro, la Regione ha gestito la situazione in modo poco trasparente, a partire dal fatto di aver convocato il consiglio camerale per le elezioni la settimana precedente a ferragosto“. Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma in una nota.
“Detto ciò – prosegue Aurigemma – quello che appare ancor più grave è l’inadeguatezza dell’amministrazione regionale, che non ha organizzato una riunione, un incontro con le associazioni di categoria per provare a risanare una frattura che rischia di generare ripercussioni profonde per l’economia della nostra città, soprattutto in vista di eventi internazionali di grande livello come il Giubileo. E in particolare, la Regione rimane immobile di fronte ai ricorsi presentati al tribunale amministrativo, e quando i giudici si devono sostituire alle istituzioni, questo rappresenta la sconfitta della politica. E questa è una sconfitta targata Zingaretti. Comunque, continueremo a presentare interrogazioni, anche in altre sedi (Camera e Senato), per avere risposte su una situazione preoccupante per il tessuto produttivo di Roma e del Lazio. Ma ciò che appare ancor più grave è la superficialità di un’amministrazione regionale, che davvero non si rende conto dei disastri che sta combinando. Noi lo ripetiamo: non ci interessa il nome del nuovo presidente, ma la nostra priorità resta quella di avere una camera di commercio che possa realmente affrontare con la giusta convinzione le importanti sfide che ci attendono, come può essere quella del Giubileo, in modo incisivo allo scopo di rilanciare il tessuto economico del nostro territorio“.