Plaudo all’importante appuntamento che si ripropone anche quest’anno e che si conferma sin dal lontano 1500. La fiera di San Michele, infatti, è sempre stata un punto di riferimento per le realtà agricole e artigiane dei Monti Lepini e della Pianura Pontina e si è arricchita negli anni di stimoli sempre nuovi che guardano al futuro e all’evolversi delle esigenze della società moderna.
Così, il grande contenitore della Fiera di San Michele si è spinto a raccogliere le eccellenze produttive del territorio sempre con un’attenzione a non dimenticare le radici e la tradizione come ben sa fare da sempre il Comune di Sermoneta: città d’arte, storia e cultura.
Sermoneta offre quindi anche quest’anno il suo modello di valorizzazione delle realtà produttive ed esaltazione delle bellezze del luogo, riuscendo a costruire una sapiente politica del territorio che guarda al suo sviluppo partendo da quelle che sono le sue reali potenzialità.
Più volte ho insistito sull’importanza di arrivare a una governance che punti alle eccellenze produttive e al potenziamento delle bellezze di cui il territorio pontino è ricco.
Sono contenta che al centro di quest’appuntamento fieristico ci sia il mondo agricolo da cui la nostra economia dovrà necessariamente ripartire. Colgo l’occasione per ricordare come motivo di grande vanto che l’economia pontina è fortemente a vocazione agricola e agricolo-pastorale è la nostra tradizione, evocata proprio dai butteri pastori tipici del luogo, che si esibiranno in uno spettacolo suggestivo.
Ed è dunque dalla vocazione agricola che nasce l’attenzione alla dimensione agroalimentare di qualità, esaltata in questa fiera.
Su quest’aspetto posso dire che le eccellenze potranno beneficiare di una legge che mira proprio alla riaffermazione del principio di qualità certificata e garantita grazie alla Tracciabilità, da me sostenuta in Consiglio Regionale del Lazio.
Grazie a questa legge, infatti, sarà garantita tramite un marchio la maggiore sicurezza del consumatore e la maggiore potenzialità che il produttore potrà sviluppare nella concorrenza con altri prodotti.
La Secolare Fiera di San Michele però non sarà solo una vetrina per il comparto agricolo ma all’interno di quest’appuntamento sarà data visibilità anche ad altri settori di punta come l’arredamento e il settore tecnologico, per questo sono soddisfatta per la realizzazione di eventi come questo e credo che vadano potenziati ancor di più.
Sono note purtroppo le difficoltà che vivono le aziende in questa fase di recessione globale e dunque la promozione torna essere un buon viatico alla crisi.
Inoltre, vorrei rilevare che l’evento in programma vede anche la presenza di momenti dedicati alla musica e all’intrattenimento, utili anche al rafforzamento della coesione sociale nel territorio, rappresentando un forte stimolo per la socializzazione e per la presa di coscienza delle potenzialità del territorio stesso.
Infine, ho apprezzato che quest’anno sia stato dato spazio a uno sport come l’arrampicata e colgo l’occasione per complimentarmi con il noto scalatore sezzese Daniele Nardi, per contribuire a rendere lustro alla nostra Provincia grazie alle sue importanti imprese alpinistiche e non solo.
On. Gina Cetrone