In questi ultimi giorni il dibattito politico e sociale si sta incentrando sulla delibera firmata dal Commissario straordinario del Comune di Terracina, Erminia Ocello, concernente la riduzione degli orari dell’apertura notturna di pub, ristoranti e birrerie.
Un’ordinanza che nelle intenzioni vuole conferire ordine alla “movida” terracinese, che oggettivamente, al di là degli orari e di quanto statuisce la delibera dell’amministrazione commissariale, è ormai fuori controllo da tempo, tanto da condurre la città sulle pagine della cronaca nera nazionale, con grave nocumento alla immagine turistica che faticosamente si cerca di costruire.
Credo opportuno, non entrando nel merito tecnico della delibera commissariale, portare a questo tema il mio modesto contributo d’idee, giunte ascoltando i tanti giovani che sul calare della sera frequentano i locali della movida.
La vita notturna terracinese è un mondo popolato non solo da una minoranza di ragazzi che cercano lo sballo alcolico a tutti i costi, ai quali dovrebbe pensare i servizi sociali, ma anche da tanti giovani che considera la notte uno spazio per “fare belle cose”.
Per questo, se eletta, nominerò un assessore che individuo nel “Sindaco della notte”, che dovrà occuparsi delle attività ludiche e culturali notturne, oltre ad interessarsi del tema della sicurezza.
Non è questa un’iniziativa alla quale guardare con scetticismo o come momento di propaganda elettorale, perché in altre e più importanti città europee questa figura è in attività da diverso tempo e assicura un corretto sviluppo del lavoro legato alla vita notturna.
A inizio attività il “Sindaco della notte” non avrà alcun budget a disposizione per i compiti istituzionali, nel tempo si potrà prevedere anche una somma di denaro e un’incombenza più stringente a essere interlocutore privilegiato tra l’amministrazione comunale, gli imprenditori, le istituzioni locali e i servizi dell’emergenza.
Il tutto finalizzato ad assicurare attività notturne capaci di generare ricavo, per impedire fatti di cronaca nera che danneggiano le stesse attività commerciali, per preservare un’ottimale qualità della vita sociale dei cittadini residenti, oggi pregiudicata da comportamenti spesso molto scorretti dei frequentatori.
Sono dunque per la difesa, non ideologica, di tutte le attività impegnate in questo settore, come sono sicura che tutti i proprietari siano concordi nel riconoscere che all’attuale situazione va contrapposto un programma serio di riordino e sviluppo.
L’istituzione di un “Sindaco della notte” potrebbe essere, tra le altre iniziative, un primo importante passaggio di raccordo per schierare intorno al tavolo della discussione tutti gli attori impegnati ad adottare ogni adeguata decisione.
Gina Cetrone
Candidata a Sindaco di Terracina
Lista civica “Sì Cambia”