Contrariamente all’opinione di quanti sono impegnati a difendere meri interessi di bottega, autocelebrando dei risultati che, di fatto, hanno portato all’ingovernabilità nel Paese, mi sento di rinforzare il mio GRAZIE ai cittadini dei 33 comuni della Provincia di Latina che, per circa quattromila volte hanno scritto il mio nome.
Le preferenze ritengo siano state il miglior risultato possibile, che, se da un lato non mi ha permesso di raggiungere il seggio regionale, mi ha consacrato al primo posta nella Regione Lazio tra tutte le candidate del centro destra.
A loro dedico il mio risultato, che molti hanno strumentalizzato, per scopi di esaltazione personale. A loro va il mio più profondo ringraziamento per avermi incoraggiato ad andare avanti, nonostante la volontà di qualche scellerato di cancellarmi con mezzi che appartengono al codice malavitoso.
Come vuole la più antica tradizione imprenditoriale, origine che rivendico sempre con grande vanto, NON DIMENTICHERÒ MAI l’affetto e la stima delle tante persone che mi hanno seguito in questo difficile, ma anche emozionante percorso. Per tutti loro andrò avanti, convinta che l’impegno civile e politico sia scollegato da qualunque poltrona. Convinta che nel rilancio della dimensione della micro, piccola e media impresa ci sia la chiave della crescita e dell’occupazione. In continuità con quanto fatto durante il mio mandato da consigliere regionale, difenderò le categorie che rappresento: l’impresa, il lavoro, la legalità che si traduce in primis nella fiducia e rispetto nell’operato della giustizia e dei magistrati ma anche in una maggiore certezza della pena.
Il rilancio del comparto produttivo e ed il lavoro sono degli obiettivi non più procrastinabili. Occorre abbandonare logiche improntate al rigore e puntare invece alla crescita attraverso il potenziamento degli strumenti normativi ed economici che sciolgano i lacci di un apparato burocratico opprimente e che diano sollievo alle imprese, tramite misure a sostegno della competitività ed un ritorno ad u più facile accesso al credito per le imprese.
Gina Cetrone