Anche se il Consiglio regionale lavora a regime ridotto per le dimissioni di Renata Polverini, gli impegni che ho assunto con i cittadini e le associazioni, per intervenire a eventi importanti programmati sul territorio della Provincia di Latina, procedono a ritmo serrato.
Negli ultimi giorni ho avuto modo di rilevare, anche a mezzo stampa, come la nuova sede degli Sbandieratori di Sermoneta sia stato un momento importante per il sodalizio, al quale va il mio più profondo apprezzamento per il lavoro svolto in difesa del patrimonio folkloristico-culturale locale, e capace di contribuire a far divenire Sermoneta Terra della Tradizione.
Una delle suggestioni che colpisce di più lo spettatore nelle esibizioni degli Sbandieratori di Sermoneta, è quella di sentirsi spinto in uno scenario quasi fiabesco, rimanendo incantato dagli energici volteggi delle bandiere, che rievocano alla perfezione l’arte del maneggiar l’insegna.
Gli Sbandieratori sono stati poi ambasciatori del folklore di Sermoneta, della Provincia di Latina e della Regione Lazio nel Mondo al 32° “Festival d’arte danza e musiche dal mondo” a Montignac, in Francia e nella 46° edizione del Festival Folk dei Pirenei a Jaca, in Spagna, e in tanti altri eventi di caratura internazionale.
Nell’occasione del cambio della sede sociale rinnovo il mio personale auspicio all’Associazione degli Sbandieratori nel proseguire con soddisfazione e per tanti anni ancora in un’attività da tramandare alle nuove generazioni.
Il ‘900 italiano e il boom economico degli anni 60 /70.
Ho accettato con entusiasmo l’invito del dirigente scolastico Pietro Altobelli per intervenire a una giornata di approfondimento su uno dei periodi storici importanti e poco studiato: la seconda metà del ’900 italiano.
Periodo contrassegnato dalla fine del secondo conflitto mondiale e dalla ripresa economica, passata poi alla storia come il miracolo italiano.
La storia della seconda metà del ‘900 italiano testimonia bene come il genio italiano sia stato in grado di uscire da una fase di profonda crisi, cogliendo le sfide e le opportunità del futuro, con l’avvio di una seria politica industriale che divenne settore trainante nel Paese insieme al terziario e alle esportazioni.
C’è dunque oggi più che mai il bisogno di guardare a quella fase storica perché testimonia la grandezza del nostro Paese, capace di raggiungere dal 1958 al 1963 una crescita economica pari al 6,3%, una produzione industriale più che doppia, con i settori del metalmeccanico e petrolchimico in grandissimo spolvero.
Grazie a questo processo di sviluppo, in alcuni casi tumultuoso, l’Italia riuscì in pochi anni a ridurre il gap con i paesi industrializzati e a porsi tra questi.
Su questo sintetizzato resoconto si è sviluppato l’incontro organizzato dall’Istituto Manzoni, che ha garantito agli studenti che hanno partecipato gli strumenti per acquisire una maggiore consapevolezza di cosa sono stati quegli anni, per meglio comprendere quello che accade oggi.
Introducendo nei ragazzi anche la consapevolezza della forza del nostro essere italiano e le indubbie capacità di trovare, anche in momenti di forte conflitto economico e sociale, soluzioni per uscirne fuori alla grande.
Tutto questo per guardare al futuro con rinnovata fiducia.
Gran galà dei Vigili del Fuoco.
Tra solidarietà e celebrazione dell’importanza del Corpo dei Vigili del Fuoco, è stato questo lo spirito della serata di gala alla quale non ho esitato a garantire il mio appoggio.
Con la mia modesta presenza e collaborazione ho voluto onorare anche l’obiettivo di conferire sostegno tangibile alla raccolta fondi da destinare all’Opera Nazionale di Assistenza dei Vigili del Fuoco. Opera meritoria.
Spesso si identificano i Vigili del Fuoco, in attività dal lontano 1939, come i garanti per il solo spegnimento degli incendi, dimenticando il loro fondamentale supporto a rischiose operazioni di soccorso e in tutte le situazioni di emergenza, che richiedono personale specializzato, perizia nell’uso dei mezzi e tecnologie avanzate.
Nelle diverse commissioni svolte in via della Pisana, il personale dei Vigili del Fuoco è stato utilizzato in qualità di tecnici, in partecipate relazioni che hanno riguardato, tra l’altro, le attività di prevenzione e vigilanza antincendio, formazione e certificazione degli addetti alle misure di prevenzione e protezione.
Ed è alla luce di questa insostituibile e quotidiana opera, che esprimo a tutto il personale del Corpo dei Vigili del Fuoco la mia più sentita riconoscenza.
On. Gina Cetrone