“Trovo ingiustificata e priva di buon senso l’ordinanza dell’Asl di Latina che dispone la chiusura dei punti di assistenza territoriale (ex PPI) nelle ore notturne, producendo come primo effetto l’ulteriore depotenziamento dei servizi sanitari nella nostra provincia. Per questa ragione presenterò già nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato.
La scelta del manager Casati va nella direzione opposta rispetto a quella necessaria. L’obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare l’offerta sanitaria territoriale, a cominciare dal potenziamento del personale nelle nostre strutture. La fase emergenziale che stiamo vivendo dovrebbe indurre i vertici dell’azienda sanitaria a chiedere un incremento di medici ed infermieri nelle strutture ospedaliere e territoriali, invece con questa disposizione di fatto la prima conseguenza sarà quella di sguarnire i servizi. Non è certo spostando il personale da una parte all’altra che si risolvono i problemi della nostra sanità.
I Pat rappresentano un riferimento nell’erogazione di servizi di emergenza urgenza e nello svolgere il ruolo di catalizzatori di migliaia di utenze che in loro assenza andrebbero ulteriormente ad intasare i pronto soccorso degli ospedali già in costante sovraffollamento. L’ordinanza dell’Asl rischia di inficiare ulteriormente la già fragile assistenza sanitaria territoriale privando alcune aree di qualsiasi riferimento assistenziale.
La chiusura dei Pat nelle ore notturne peraltro ha provocato un’inevitabile dura reazione da parte dei sindaci di Cori, Sezze, Sabaudia, Gaeta e Minturno che hanno chiesto al direttore generale dell’Asl di rivedere la propria posizione. Concordo con i sindaci di queste realtà soprattutto sulla necessità di impiegare le risorse sull’aumento di personale e posti letto per migliorare l’offerta sanitaria.
Credo sia opportuno rimboccarsi le maniche per colmare le lacune esistenti nella sanità del nostro territorio, puntando al suo potenziamento e scongiurando qualsiasi indebolimento dei già esigui servizi esistenti. Per questo ho chiesto in tempi non sospetti all’Asl di Latina di rimodulare la programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale garantendo ai pazienti servizi efficaci ed efficienti, rafforzando i presidi territoriali che rappresentano, come nel caso dei Pat, la cerniera indispensabile tra l’ospedale e la gestione della emergenza.
Salvaguardare servizi e prestazioni indispensabili a garantire il rispetto del diritto alla cura per i nostri cittadini è un obiettivo che deve vederci tutti sullo stesso fronte. Su questo punto non ci possono essere divisioni o differenze di colore politico”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare