“Presto nelle città italiane potrebbe essere istituzionalizzata la figura del cacciatore urbano. E il nostro paese torna al medioevo. Invece di emanare atti per ripulire il territorio dall’immondizia e abolire i fucili, nelle scorse ore infatti la commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha dato il via libera all’emendamento della manovra finanziaria, che apre alla opportunità di abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città. In sostanza, l’emendamento a firma di Fratelli d’Italia, dice che i cinghiali che saranno abbattuti, nell’ambito della misura inserita in manovra sulla caccia in città, saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e in caso negativo saranno destinati al consumo alimentare. Quindi gli ungulati si potranno mangiare. Una vera e propria eresia. Siamo di fronte, infatti, a un provvedimento inaccettabile, illogico che innanzitutto potrebbe dare adito a una sorta di far west sociale, con il rischio abbattimenti tra la gente impaurita ed i bambini che potrebbero assistere a spettacoli così cruenti e crudeli da portarsi dietro impresse nella loro mente e per tutta la vita certe scene. Inoltre, sarà messa fortemente in pericolo la vita di questi animali, semplicemente per agevolare gli interessi delle lobby venatorie. Ma questo governo non era dalla parte degli animali, come tanto decantato in campagna elettorale? Sollecitiamo la maggioranza del premier Meloni a far un passo indietro e a cestinare un emendamento deleterio e scandaloso”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.