“Basta con la coscienza usa e getta, dobbiamo diventare persone più responsabili”.
Con queste parole, don Luigi Ciotti, fondatore ed ispiratore dell’associazione “Libera”, ha esordito nel suo intervento di ieri pomeriggio nell’aula consiliare di Cisterna.
Due ore per parlare di mafia, di coscienza civile, di memoria e di impegno davanti a centinaia di cisternesi presenti nel palazzo comunale per ascoltare le parole di un eretico, come usa definirsi il sacerdote veneto.
Prima del suo discorso, la proiezione del filmato della festa di “Libera” celebrata nel maggio del 2009 a Piano Rosso, nel campo sottratto alla camorra. Ad introdurlo ci ha pensato Nadia Biscossi, referente di “Libera” a Cisterna.
“Dobbiamo conoscere per diventare persone più responsabili – ha detto don Ciotti -, entrare di persona nel cuore delle cose e fare la nostra parte, prima ancora di chiedere agli altri di fare la loro.
La corruzione è stata definita la peste bianca della nostra società, lo era trenta anni fa e lo è ancora. Ed una società dove c’è corruzione non può essere libera, perché un povero non sarà mai libero, così come non lo saranno mai i disoccupati, gli sfruttati e gli esclusi. Dobbiamo dire no alla corruzione ma non basta la denuncia. La tendenza oggi è quella di travolgere tutto parlando solo di quello che non va bene.
Bisogna anche essere capaci di distinguere per non confondere e non generalizzare. C’è tanta gente che si indigna, eppure anche l’indignazione rischia di diventare una moda.
L’indignazione si cura con la dignità, restituendo dignità alle persone, alla politica. Perché solo unendo le forze, il bisogno di cambiamento diventa forza di cambiamento”.
L’incontro di ieri fa parte della serie di dibattiti avviati da tempo da Don Ciotti e “Libera” in vista della 19esima giornata nazionale della “Memoria e dell’Impegno” che quest’anno si terrà a Latina il 22 marzo.
Una scelta, quella di Latina, molto significativa, a sottolineare come il capoluogo pontino ed il territorio circostante siano tristemente assurti all’attenzione nazionale per quanto attiene all’insediamento ed alle attività della criminalità organizzata.
“La giornata della memoria e dell’impegno – ha spiegato don Ciotti – nasce con la morte di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e serve a fermarsi, a ricordare e ad abbracciare idealmente le centinaia di familiari delle vittime di mafia, oltre che per non lasciare da soli quei magistrati e tutte quelle persone che lottano ogni giorno contro le organizzazioni criminali. Quest’anno abbiamo scelto Latina perché stiamo assistendo in questo territorio ad una progressiva e silenziosa infiltrazione mafiosa”.
Ha concluso la conferenza il sindaco di Cisterna, Antonello Merolla, ringraziando “Libera” e regalando a don Ciotti una cassetta di kiwi, prodotto d’eccellenza di Cisterna nonché simbolo delle cose migliori che nascono dalla nostra terra.
“Si è davvero grandi solo quando c’è il rispetto delle regole – ha detto il Sindaco – la nostra provincia non è immune alla criminalità organizzata e per questo siamo felici che “Libera” abbia scelto Latina per la giornata della Memoria e dell’Impegno”.