Dal 2008 ad oggi, abbiamo assistito ad un impoverimento graduale e costante di tutte le famiglie, senza, a detta di molti, poter far nulla. Con la crisi del lavoro, le saracinesche delle attività commerciali si sono dovute abbassare, le ditte edili di colpo hanno staccato la spina alle loro grù, gli artigiani hanno decorato le proprie pareti dei salotti con gli attrezzi da lavoro e le industrie si sono specializzate nella cassa integrazione, insomma a dirlo con parole povere, la nostra vita lavorativa si è fermata bruscamente. Di conseguenza, anche la nostra vita sociale ha subito notevoli cambiamenti, vista l’impossibilità a rapportarci nella nostra società non potendo far fronte ai numerosi oneri ed impegni economici assunti. Infatti, proprio i nostri disagi, ci stanno creando le migliori condizioni a continui avvenimenti di nervosismo gratuito e mancanza di rispetto verso gli altri, proprio perché non riusciamo più a relazionarci nella nostra società con questa incertezza che ci attanaglia costantemente. Non vogliamo aprire gli occhi sulla devastante situazione economica in cui si trova chi ci abita a fianco, non vogliamo conoscere le reali condizioni di vita di chi ha perso il lavoro o è stato sfrattato con figli a carico, perché, sbagliando, siamo convinti che non conoscere vuol dire non essere responsabili del loro destino(quello che più comunemente chiamiamo “menefreghismo”).
Abbiamo imparato, a nostro discapito, in questi ultimi 20 anni, a scappare dai problemi senza affrontarli. Come se non bastasse, i nostri amministratori si permettono di illudere e prendersi gioco della povera gente, bandendo concorsi, assegni ai poveri e promesse d’interessamento verso quelle persone, sicuramente povere, ma con una dignità che “loro” possono solo sognarsi di avere. Non si rendono conto che i loro cittadini stanno morendo di fame, e quel che è più grave, è l’indifferenza verso un genitore disposto a tutto per sfamare i propri figli. Sono capaci solo a dire che non possono far niente dimenticandosi la volontà dei “poveri” elettori. Ma a questi personaggi, qualcuno ha ricordato che il loro compito è aiutare i propri cittadini a lavorare, socializzare, vivere e sfamare chi non ha da mangiare? Ma cosa credono, che occupano le poltrone solo per prendere stipendi a destra e a sinistra? Ma questi Tizi, riescono a capire che la gente è esasperata al punto tale che per garantire un panino al proprio figlio sta valutando di compiere atti disperati anche a costo di infrangere la legge? I nostri cari Amministratori sanno e conoscono benissimo tutto, ma loro non soffrono la “fame” e nessuno gli andrà a dar fastidio, mentre la guerra tra poveri è cominciata. Si, proprio così, GUERRA TRA POVERI, perché è questo che sta succedendo. La povera gente cerca di sopravvivere togliendo a chi ha forse meno di loro, con prepotenze e appropriazioni illegali, mentre chi è responsabile della situazione drammatica del paese, sta già decidendo con leggerezza su come trascorrere le vacanze estive. Non ci spieghiamo, come mai, ancora ad oggi, non risultano consegnati gli assegni del Fondo di Solidarietà spettanti ai fortunati, nonostante più volte il Comune, con spavalderia, sventolava ai quattro venti lo straordinario lavoro svolto. Ancora una volta tentano di attivare il meccanismo del “dimenticatoio” eclissando le speranze di chi ha creduto ad un aiuto temporaneo.
Probabilmente, pensano che ci siamo anche dimenticati il famoso articolo del 17 Marzo scorso, dove ci si riempiva d’orgoglio per i fantomatici 2,4 milioni di euro risparmiati, ed in quella occasione chiedevamo di destinare una minima parte del “tesoretto” agli aiuti verso la gente disagiata ma non abbiamo visto un minimo impegno o interessamento. Per fortuna che esistono i volontari che si sostituiscono alle istituzioni e con milioni, non di euro, ma di difficoltà riescono a dare un sostegno concreto a chi fino ad oggi ha subito disattenzioni e mala burocrazia da parte degli Enti. Vorremmo ricordare, una volta per tutte, che noi saremo vigili e non dimenticheremo tutto quello che va concesso di diritto alla gente, quello che è di nostra proprietà e dove è nostro dovere vigilare. Siamo pronti anche ad impegnarci in prima persona, prepareremo anche nuovi interventi, per tutelare in maniera assoluta e risolutiva tutti i Cittadini Cisternesi.
Anna Criscuolo Gianni Abbatecola Maria Grazia Vitelli