“Quanto denunciato dal gruppo ‘Le Città della Metropoli’ in merito alla selezione lampo del cda di Capitale Lavoro ci
riporta direttamente ai giochetti di quella Prima Repubblica tanto vituperata, ma solo a parole, dai 5stelle. La sindaca Raggi non solo aumenta poltrone e presumibilmente anche i costi della governance della società, ma riserva i posti a una ristretta cerchia”. Lo dichiara in una nota il senatore Pd Bruno Astorre. “Infatti possono partecipare all’avviso solo coloro che hanno i requisiti per la nomina a consigliere metropolitano, a patto che non siano già consiglieri di Roma o della Città metropolitana: praticamente possono partecipare solo consiglieri comunali e sindaci dei comuni della Provincia di Roma. Quale titolo di merito in più hanno i consiglieri comunali o i sindaci rispetto a professionisti non amministratori? Forse la comprovata fede grillina? Sarebbe il caso che la sindaca metropolitana Raggi si concentri di più sulle questioni che riguardano l’ente che dovrebbe governare, ad esempio c’è un bilancio da approvare, e lasci stare queste operazioni riservate, è proprio il caso di dirlo, a pochi eletti”.