“Le leggi regionali di riordino delle funzioni delle Province verso i Comuni e le Città metropolitane non colgono, allo stato attuale, lo spirito della legge Delrio: le prospettive di riordino e di semplificazione amministrativa che la riforma propone sono state in gran parte disattese dalle Regioni“.
Lo affermano in una nota il segretario generale dell’Anci ed il direttore generale dell’Upi, Veronica Nicotra e Piero Antonelli, nel loro intervento al seminario sul tema che si è svolto questa mattina nella sede dell’Anci a Roma, nell’ambito delle iniziative formative dell’accademia per l’Autonomia.
“Dal confronto fra le 13 proposte di legge presentate dalle Regioni – sottolineano Nicotra e Antonelli – emergono diverse criticità, prima fra tutte una spinta a riaccentrare funzioni amministrative senza dare seguito al riordino. Una scelta – aggiungono – che è del tutto contraria alla direzione tratteggiata dalla legge Delrio, che riforma la pubblica amministrazione locale ponendo in primo piano il ruolo dei Comuni. Anche rispetto alle Città metropolitane, le Regioni non hanno colto l’importanza della nascita del nuovo ente, non assegnando funzioni aggiuntive tipiche di un’Istituzione vocata allo sviluppo economico integrato del territorio. Auspichiamo – concludono Nicotra e Antonelli – che nella discussione nei Consigli regionali, che entro il 31 marzo porterà all’approvazione dei Disegni di legge, si possano introdurre modifiche anche attraverso il confronto e il dialogo con ANCI e UPI regionali. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi della legge 56/14, dalla semplificazione dei processi al miglioramento dell’efficienza dei servizi ai cittadini, bisogna dar seguito al riordino delle funzioni, rafforzando le Città metropolitane, spostando sui Comuni tutte le funzioni di prossimità e valorizzando il livello di area vasta con funzioni tipiche del governo del territorio“.