Riprendiamo le parole del nostro Segretario Nazionale CLAAI, Marco Accornero, per evidenziare ancora una volta l’assurda situazione che vede penalizzate le attività produttive e le imprese della ristorazione e del benessere.
La situazione è ormai molto pesante sia economicamente che socialmente.
La CLAAI Assimprese Lazio Sud si appella alla classe politica affinché stia vicino a chi giornalmente “fa girare l’economia” del territorio e chiediamo la riapertura di tutte le attività. Non si può andare oltre.
E’ incomprensibile scaricare su alcune categorie produttive il costo di questa emergenza sanitaria, come vi è un silenzio assordante per le tante piccole “partite IVA” che di fatto sono ferme essendo queste collegate direttamente o indirettamente alle attività commerciali e produttive.
Il problema è una riorganizzazione del sistema sanitario, una maggior chiarezza e operatività sui vaccini, è un controllo del territorio per evitare assembramenti spontanei e non certo tenere chiuse attività al cui interno la clientela è monitorata, distanziata e in sicurezza.
Tutti i dati statistici che fotografano le microimprese evidenziano una forte criticità sia in termini di fatturato che occupazionale. Molti esercizi rischiano di non aprire più o di ridimensionare la propria attività, con un conseguente calo anche di collaboratori. Gli attuali aiuti messi in campo con l’ultimo Decreto non convincono appieno. Vedremo.
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