“Pubblicare sul sito della Regione Lazio il protocollo sulla preparazione alla colonscopia”. Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare annuncia la presentazione di un’interrogazione per semplificare l’esame diagnostico della colonscopia.
“Ho depositato nei giorni scorsi un’interrogazione al governatore Nicola Zingaretti e all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, chiedendo se intendano dare mandato agli uffici competenti perché provvedano alla pubblicazione del protocollo relativo alla preparazione all’esame del colon retto, attraverso un link presente sul sito della Regione Lazio -afferma Simeone- questo per consentire al paziente di seguire pedissequamente le istruzioni necessarie ad evitare da un lato la ripetizione di un esame complesso e invasivo, anche dal punto di vista economico, dall’altro l’ulteriore allungamento delle liste d’attesa. Come è noto al momento della prenotazione, solitamente al paziente viene consegnato un foglio con tutte le indicazioni a proposito. Ciò non accade laddove la prenotazione venga effettuata attraverso il Recup: in tal caso, infatti, esclusa la possibilità di inviare il protocollo via mail nel rispetto della normativa sulla privacy, al paziente vengono fornite spiegazioni per telefono. Tale prassi non può essere perpetrata perché provoca inevitabilmente la necessità della ripetizione dell’esame, dal momento che il paziente non rispetta pedissequamente il protocollo di preparazione, fornito telefonicamente ed ovviamente non compreso integralmente a causa della complessità che lo contraddistingue.
La soluzione più ovvia sarebbe quella di pubblicare il protocollo sul sito della Regione, così da consentire al paziente di non procedere sulla base di informazioni acquisite velocemente per telefono. La pubblicazione del protocollo sul sito della Regione consentirebbe, oltre ad un risparmio di costi per il paziente stesso e per il servizio sanitario, anche una riduzione delle liste d’attesa, destinate invece a crescere ulteriormente a causa delle ripetizioni degli esami, necessarie laddove il paziente arrivi alla colonscopia senza un’adeguata preparazione”.