lunedì 25 Novembre 2024,

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Comitato Mazzocchio: “Audizione in Regione chiesta da Enrico Forte strumento poco efficace”

scritto da Redazione
Comitato Mazzocchio: “Audizione in Regione chiesta da Enrico Forte strumento poco efficace”

“Andremo in commissione Ambiente della Regione Lazio come richiesto dal vice presidente Enrico Forte ma gli porteremo esclusivamente le tante email che negli ultimi mesi abbiamo inviato all’assessore ai rifiuti e agli uffici preposti alla gestione del ciclo dei rifiuti della stessa Regione da cui non abbiamo mai avuto risposte concrete”. Rispondono così i cittadini riuniti nel comitato Mazzocchio all’invito formulato in una richiesta di audizione sottoscritta, il 4 settembre scorso, dal vice presidente della commissione Ambiente, Lavori pubblici, Mobilità politica della casa e Urbanistica della Regione Lazio, Enrico Maria Forte. Una richiesta di audizione, che si allega al presente comunicato, che dovrebbe coinvolgere altri comitati, Arpa Lazio, dirigenti Sep e sindaci delle zone invase dai miasmi.

“In pratica la Regione vuole prendere atto di una situazione che già conosce e mettere a confronto soggetti che già si sono parlati in passato. Un nuovo tavolo di confronto che siamo certi non porterà poi a nulla. Senza contare che chi ha richiesto l’audizione è membro dello stesso partito, il Pd, che è a governo della Regione. E’ dagli uffici della Regione che è partita l’ordinanza per aumentare i conferimenti nell’impianto Sep, sempre gli uffici della Regione che hanno avallato la richiesta della costruzione di un altro impianto di pre-trattamento del rifiuto organico proposto da una società collegata a Sep. Ora che senso ha voler riparlare del problema? Noi siamo un comitato, certo, ma un comitato formato anche da imprenditori, professionisti, persone che hanno studiato, lavorato sodo e che hanno creato grandi realtà oppure che sono rispettate e conosciute ben oltre provincia. Non siamo degli sprovveduti. Tutta la politica è correa di fronte a questa vicenda. Abbiamo sentito solo lamentele pubbliche ma mai visto fatti concreti, nessuna revoca dell’autorizzazione, nessuna sospensione cautelativa dell’attività, nessuna verifica reale o monitoraggio dell’aria, peraltro richiesto settimane fa dalla stessa Regione Lazio che quindi, forse, la situazione la conosce eccome.”

Non manca, nemmeno in questa occasione, un appello ai comuni: “Lettere ed esposti non sono bastati, chiediamo quindi loro di fare un atto di forza e decidere di conferire i rifiuti in un altro impianto. Ne hanno la facoltà e né una dimostrazione Ama a Roma,  anche perché inviando il rifiuto in quegli impianti gli stessi comuni, che dichiarano con lettere ed esposti l’inadeguatezza degli stabilimenti, alimentano azienda e problemi.. Magari ci sarebbero degli aggravi di costi dovuti al trasporto, ma siamo certi che trenta euro in più a tonnellata valgano la salute pubblica”

“Andremo – concludono i cittadini – accetteremo l’invito ma continueremo nel frattempo a fare le nostre battaglie sul territorio smascherando anche chiunque voglia solo formalmente, magari per un tornaconto elettorale, farsi paladino di battaglie a cui in realtà non vuole prendere parte”.

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