Sembrano aver finalmente raggiunto dei risultati le numerose Pec inviate dal comitato Mazzocchio a Comune, Provincia e Regione Lazio e riguardanti i miasmi provenienti dall’impianto di compostaggio Sep di Mazzocchio. Con comunicazione del 17 luglio scorso, infatti, la direzione regionale ambiente e sistemi naturali (area conservazione e tutela qualità dell’ambiente) ha invitato il comune di Pontinia, la provincia di Latina, l’Arpa Lazio e la Asl, ad attivarsi per verificare lo stato dei fatti.
“Si raccomanda – si legge nella missiva – di eseguire un monitoraggio olfattometrico ai sensi della norme Uni EN 13725/2004. Si richiede altresì di fornire alla scrivente area i risultati delle indagini condotte e i provvedimenti adottati finalizzati alla risoluzione della problematica oggetto di segnalazione pervenuta e di indicare in che modo codeste amministrazioni intendono proseguire per ripristinare le condizioni di salubrità e garantirne la durata nel tempo”.
“Ora auspichiamo che alle parole seguano ben presto dei fatti – scrivono i rappresentanti del comitato -. Ormai è accertato che i miasmi provengano da Sep e che questi raggiungano non solo Mazzocchio ma anche Cotarda, Capocroce, Fossanova e Sonnino Scalo. Mentre noi qui anneghiamo nella puzza leggiamo sui giornali che anche il sindaco di Sabaudia, impossibilitato a conferire l’organico in Rida Ambiente porterà i suoi rifiuti in Sep. Tutto questo non è più accettabile. Ora pretendiamo però che i controlli si facciano, che ci sia un vero monitoraggio e che questo quindi duri per diversi giorni. Chiediamo anche ai sindaci e al presidente della Provincia non solo di pronunciarsi sulla questione ma anche di fare tutto ciò in loro possesso per intimare alla Sep di operare secondo legge. Ci dispiace peraltro constatare invece un atteggiamento tipico dello “scaricabarile” della Provincia di Latina che, in una nota del 21 luglio scorso, ha risposto alla Regione rinviando al mittente le richieste di controlli perché lo stabilimento Sep è stato autorizzato dalla Regione. Ci spiace perché la stessa Provincia a giugno non ha avuto problemi ad emettere un’ordinanza per risolvere una problematica grave legata ai rifiuti che si era generata ad Aprilia mentre con Mazzocchio sembra lavarsene le mani. Non chiediamo la chiusura di uno stabilimento per partito preso ma vorremmo essere messi nelle condizioni di convivere con un sito industriale senza morire”.