“L’ordinanza del Tar che giudica fondato il ricorso per incostituzionalità contro il commissariamento delle Province ad opera della Regione Sardegna, impone al Parlamento di cancellare subito le norme sui commissariamenti delle altre 72 Province previste dalla legge di stabilita’. L’ordinanza e’ chiarissima: i dubbi di costituzionalit à non sono solo sulle norme di livello regionale, ma anche statale“: lo afferma il presidente dell’Upi (Unione province italiane) Antonio Saitta, commentando l’ordinanza del Tar che, accogliendo il ricorso degli enti locali, ha inviato alla Corte Costituzionale le leggi sui commissariamenti delle Province emanate dalla Regione Sardegna. “E’ chiaro – ribadisce Saitta – che questa norma conferma una volta ancora che non si possono commissariare le Province, organi garantiti dalla Costituzioni, al di fuori dei casi previsti dalla legge: nessuno può decidere di non fare votare per una istituzione“. “L’ordinanza, che è molto articolata – prosegue – conferma tutti i dubbi che noi abbiamo sollevato intorno all’impianto de ddl Delrio sulle Province, sia nelle disposizioni che svuotano di funzioni gli enti, che nella scelta di trasformarle in enti non eletti dai cittadini. Il Parlamento non può continuare a far finta di nulla“. “Quanto alle Province Sarde – conclude Saitta – l’ordinanza da sola è una severa censura alla Regione Sardegna, che in questi due anni, come scritto chiaramente dai magistrati, ha prodotto norme confuse e improprie che non hanno fatto altro che creare caos e ingovernabilità“.