“Sulla chiusura del Punto di primo intervento di Anagni in commissione sanità abbiamo deciso di inviare una nota al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, chiedendo la sospensione della deliberazione della Asl di Frosinone con la quale si stabilisce, a partire da 15 luglio 2018, la chiusura del PPI, e la sua trasformazione in Presidio ambulatoriale territoriale (PAT), nonché l’avvio di un tavolo tecnico – istituzionale per comprendere nel dettaglio le esigenze del territorio e le soluzioni che si intendono mettere in atto. Tale provvedimento è stato assunto al termine della commissione nella quale è stato audito il commissario straordinario della Asl di Frosinone, Luigi Macchitella, durante la quale è stato ascoltato il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, ed a cui hanno preso parte i sindaci del comprensorio interessati da tale provvedimento. Risulta essere fondamentale comprendere esattamente quali siano le ricadute di tale scelta su un territorio già gravato dall’assenza di una adeguata rete territoriale di assistenza soprattutto per quanto riguarda le emergenze urgenze. La questione non può essere affrontata con sommarietà. Richiede dati certi su quella che sarà l’offerta sanitaria del Presidio ambulatoriale territoriale aperto h24, in cui è prevista la turnazione di medici di medicina generale, rispetto a quella fornita oggi dal PPI. E’ importante comprendere se i posti letto di degenza infermieristica esistenti saranno aumentati, come affermato dal commissario Macchitella, se e quali esami diagnostici si potranno effettuare e, soprattutto, se effettivamente tale scelta comporterà un miglioramento dei servizi offerti ai cittadini che sono gli unici destinatari di ogni azione che a tutti i livelli dobbiamo assumere. Ci auguriamo che il presidente Zingaretti e l’assessore D’Amato accolgano celermente la nostra proposta dando un segnale forte alle comunità interessate e legittimamente preoccupate di vedersi sottrarre un importantissimo presidio assistenziale. La prossima settimana in commissione affronteremo, inoltre, il tema della chiusura di tutti i PPI del Lazio, tra cui i sette della provincia di Latina, così come previsto dal decreto di Zingaretti del luglio 2017, e la loro trasformazione in postazioni del “118” medicalizzata. Scelta che, seppure in linea con la normativa nazionale vigente, non può non tenere conto delle effettive peculiarità ed esigenze dei singoli territori interessati e, soprattutto, della priorità non procrastinabile di unire le forze per ridurre il sovraffollamento dei nostri Pronto soccorso in particolar modo da parte di codici bianchi e verdi. La cancellazione dei punti di primo intervento, infatti, senza che esista una reale e consolidata rete territoriale di assistenza, non farebbe altro che impoverire la già fragile offerta sanitaria sul nostro territorio e nel Lazio e questo non possiamo consentirlo”.
Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione regionale sanità del Lazio, Giuseppe Simeone