domenica 24 Novembre 2024,

Politica

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Comune di Roma – dimissioni: un effluvio di dichiarazioni e prese di posizione

scritto da Redazione
Comune di Roma – dimissioni: un effluvio di dichiarazioni e prese di posizione

COMUNE. ADDIO MINENNA LEGATO A DIMISSIONI RAINERI E LITI INTERNE

Un clima avvelenato e la mancanza di
garanzie dopo l’addio di Carla Romana Raineri, suo principale
sponsor politico e sponda tecnico-giuridica all’interno
dell’amministrazione targata Virginia Raggi.
Sono questi i motivi che spiegano il misterioso addio al
Comune di Roma, dell’assessore al Bilancio, Marcello Minenna,
giunte pochi minuti dopo, nel cuore della notte, quelle
dell’ormai ex capo di Gabinetto del Campidoglio.
L’addio di Raineri, dunque, ha accelerato una decisione che
Minenna forse aveva gia’ iniziato a maturare dopo una serie di
scontri interni con alcuni alti dirigenti del Campidoglio, a
partire dal fedelissimo della Raggi, Raffaele Marra, attualmente
alla segreteria politica del primo cittadino. Qualcuno parla di
faide interne. Altri di una semplice mancanza di serenita’ e di
un clima di sfiducia nel lavoro di Minenna.
Fatto sta che Raineri garantiva il lavoro dell’ex Consob,
criticato da molti tecnici capitolini di alto rango. Con il suo
addio, provocato da un parere che l’Anac ha comunicato a Raggi
tre giorni fa, probabilmente Minenna ha ritenuto di essere venute
meno le condizioni per proseguire il suo lavoro con la giunta
pentastellata.

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COMUNE. CIOCCHETTI: LUNA DI MIELE TRA RAGGI E ROMANI STA FINENDO

“Oggi abbiamo appreso le dimissioni di due
pilastri della giunta Raggi, il suo capo di Gabinetto e
dell’assessore al Bilancio. In questi mesi sicuramente le due
persone piu’ operative del governo 5 stelle. Queste dimissioni si
aggiungono all’immobilismo, alle indecisioni e ai contrasti tra
giunta e consiglieri e tra tutti i romani con il famosissimo
direttorio. Non si decide su stadio, non si decide sulle
Olimpiadi, non si decide su come rimettere in moto la citta’, non
si gestisce il disastro del Tpl – vedi vicenda Atac-Rettinghieri.
Non si governa il disastro del verde e delle buche. Oltre a
quello che capitera’ fra qualche mese di nuovo sui rifiuti, con
la propaganda dei rifiuti zero travolgera’ una giunta incapace di
realizzare gli impianti che servono per trattarli. Insomma non si
fa nulla da piu’ di due mesi. E nel nulla lo scontro mortale
tutti contro tutti dentro il famoso Movimento 5 stelle porta a
dimissioni eccellenti. La luna di miele tra la Raggi e i romani
sta finendo. Governare significa assumere decisioni e assumersi
responsabilita’, ed e’ arrivata l’ora di farlo. Roma non puo’
piu’ aspettare”. Lo dice in una nota Luciano Ciocchetti.

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AMA. DIMISSIONI UFFICIALI ANCHE PER PRESIDENTE SOLIDORO

Sono state notificate poco fa anche le
dimissioni del neo presidente di Ama, Alessandro Solidoro.
L’addio dell’ormai ex capo dell’azienda municipale dell’ambiente
potrebbe essere legata all’addio dell’ex assessore al Bilancio di
Roma Capitale, Marcello Minenna.

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Roma: su nomina Raineri indaghera’ la procura di Roma ++

La nomina di Carla Raineri a capo di
gabinetto di Roma Capitale sara’ oggetto di accertamenti da parte
della procura della repubblica. E cio’ sulla base di un esposto
depositato oggi da Fratelli d’Italia nel quale si ipotizza il
reato di abuso d’ufficio. L’azione legale, legata anche ai
compensi assegnati, era stata annunciata il 23 agosto scorso e
riguardava non solo la nomina di Raineri, ma anche quella del
capo della segreteria del sindaco, Salvatore Romeo.

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COMUNE, PALOZZI(FI): “LA RAGGI E LA GIUNTA A 5 STELLE… CADENTI”

“A nemmeno tre mesi dal suo insediamento in Campidoglio, il sindaco Raggi perde già i pezzi. Raineri e Minenna se ne vanno e con loro la partecipazione democratica e la trasparenza amministrativa, demagogicamente sbandierate in campagna elettorale dai pentastellati. Quanto sta accadendo in Campidoglio, infatti, rappresenta un fatto politico molto grave, che colpisce nel cuore i grillini, ed è al contempo il sintomo della fragilità di un esecutivo e di una maggioranza, più impegnate in beghe interne che nella concreta risoluzione dei reali problemi della Capitale. Roma non può davvero permettersi una amministrazione a 5 Stelle… cadenti”. Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi.

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FURIA VERTICI M5S SU RAGGI, VERSO RICHIESTA ‘RESET’ STAFF SINDACO (2) =

Del resto, in principio Marra era stato designato al
ruolo di vicecapo di gabinetto vicario, colui che in pratica avrebbe
avuto il potere di firma su tutti i capitoli di spesa del Comune. A
stoppare la nomina -‘macchiata’ da un passato al fianco di Gianni
Alemanno, all’epoca ministro dell’Agricoltura, e un’esperienza in
Campidoglio con Ignazio Marino- Beppe Grillo in persona, in una
telefonata in cui chiese alla sindaca di ripensarci, tornando sui suoi
passi.

Eppure in Campidoglio si fanno più insistenti voci su un possibile
balzo in avanti di Marra, anche se l’ipotesi che prenda il posto della
Raineri sembra piuttosto improbabile. Fatto sta, che ai vertici la
guerra di fazioni non piace affatto, tanto da spingere qualcuno ad
affermare: “Se Raggi farà altri errori, se ne assumerà la
responsabilità”. In sintesi, non è escluso che se le cose non
dovessero andare per il verso giusto le strade di Raggi e del M5S
potrebbero dividersi.

D’altronde dopo gli scontri con Roberta Lombardi, la deputata
vicinissima a Grillo che a luglio scorso lasciò il mini-direttorio per
i dissapori con la sindaca, si annuncia di nuovo tempesta tra il
Campidoglio e l’organismo chiamato ad affiancare la sindaca. Le parole
di Paola Taverna, appreso il passo indietro di Minenna e la revoca di
Raineri, la dicono lunga: “Apprendo la notizia dai giornali – dice con
voce trafelata all’Adnkronos – Siamo in attesa di conoscere le
motivazioni. Certo è che se la giudice Raineri e l’assessore Minenna
dovessero formalizzare le loro dimissioni, questo rappresenterebbe una
gigante perdita per la giunta. Sono due figure la cui professionalità
è riconosciuta a livello internazionale e sarebbe un duro colpo”.

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FURIA VERTICI M5S SU RAGGI, VERSO RICHIESTA ‘RESET’ STAFF SINDACO =
Guerra tra fazioni, Minenna-Raineri contro fedelissimi
Romeo-Marra

Malumori dei vertici M5S sulla sindaca
Virginia Raggi, alle prese con la prima crisi di giunta dopo la revoca
della nomina del capo di gabinetto, Carla Raineri, e le dimissioni
dell’assessore al Bilancio, Marcello Minenna. Dietro il passo indietro
di Minenna e la revoca di Raineri ci sarebbe una sorta di guerra tra
fazioni: da un lato Minenna-Raineri, dall’altro Salvatore Romeo e
Raffaele Marra, considerati vicinissimi alla sindaca e al suo vice
Daniele Frongia. Una guerra che non piace affatto ai vertici
pentastellati, che, a quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti
5 Stelle, non escludono di chiedere in futuro alla sindaca di
‘resettare’ alcune nomine, tornando indietro sulle scelte fatte.

Fonti interne al Movimento sostengono che “sarebbe stato proprio Marra
a istituire la pratica per la richiesta di parere all’Anac”,
l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che di fatto ha causato la revoca
della nomina di Raineri: “E’ stata istituita in modo da far saltare la
magistrata – dice una fonte autorevole all’Adnkronos – e comunque se
vuoi un parere dell’Anac lo chiedi prima di formare la giunta, non
dopo”.

Ma altri veleni serpeggiano attorno alla squadra del Campidoglio. “Di
fatto – spiega sempre la stessa fonte – a Raineri non è stata fatta
toccare palla. Ai posti di comando c’è sempre stata la coppia
Romeo-Marra, i fedelissimi della Raggi”.

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Roma: Minenna, uomo chiave giunta con deleghe “pesanti”
Patrimonio-Partecipate-Bilancio, per lui si spese Di Maio

L’uscita di Marcello Minenna e’ un
vero cataclisma per la giunta Raggi. Minenna infatti non era un
semplice assessore ma era l’uomo chiave della squadra di governo
avendo deleghe pesanti: oltre al bilancio infatti si doveva
occupare di patrimonio e partecipate. Il super assessore doveva
mettere mano dunque al riordino delle aziende capitoline, alla
spending review con tagli agli sprechi e doveva riorganizzare il
patrimonio capitolino gia’ al centro di scandali come quello di
Affittopoli. Ed inoltre aveva in mano la questione del bilancio
con l’ipoteca pesante del debito e la sua gestione
commissariale. Con il suo addio, l’esecutivo a Cinque Stelle
della Capitale perde un pezzo da novanta: Minenna, arrivato
dalla Consob, aveva avuto una precedente esperienza pure con
l’ex commissario Francesco Paolo Tronca. Per la nomina di
Minenna si spese Luigi Di Maio.

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TERREMOTO, VASCO ERRANI NOMINATO COMMISSARIO STRAORDINARIO
RICOSTRUZIONE+

“Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta
del Presidente Renzi di nominare Vasco Errani Commissario straordinario del
Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24
agosto scorso”. Così una nota di Palazzo Chigi.

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COMUNE, DOPO PD ANCHE FASSINA LASCIA AULA GIULIO CESARE

Anche il consigliere di Sinistra per Roma, Stefano
Fassina, ha lasciato l’Aula Giulio Cesare dopo la votazione che ha dato esito
negativo sull’istanza per modificare l’ordine dei lavori dell’Assemblea
Capitolina.

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COMUNE, FASSINA: DIMISSIONI FATTO GRAVE, RAGGI RIFERISCA IN AULA

“Siamo preoccupati per ciò che sta avvenendo in
queste ore nella Capitale. Le dimissioni del capo di Gabinetto e
dell’Assessore al Bilancio rappresentano un fatto grave e rilevante che può
avere conseguenze negative per la città. Roma ha bisogno di essere bene
amministrata. Per questo chiederemo alla sindaca Raggi, nel Consiglio
convocato nel pomeriggio, di spiegare cosa sta avvenendo. E’ necessario in
questo momento un atto di trasparenza. Non si tratta di un fatto interno al
M5S ma di una decisione che riguarda tutti i cittadini”. E’ quanto ha
dichiarato, riferisce una nota, Stefano Fassina intervenendo all’Aria
d’Estate su La7.

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COMUNE, FDI-AN: “5 STELLE ALLO SBANDO, GESTIONE DILETTANTESCA”

“I grillini sono nel caos più totale, la revoca
del capo di Gabinetto e le dimissioni dell’assessore al Bilancio sono la
cartina tornasole di una giunta che appena insediata è già allo sbando. La
nomina della Raineri non era legittima e i nostri esposti lo hanno dimostrato
fin dall’inizio. Anche le dimissioni di Minenna, insieme comunque a tutti
gli altri casi relativi ai maxi stipendi  che vanno dal capo Segreteria agli
staff degli assessori, confermano l’incapacità amministrativa dei 5
Stelle. La pessima gestione della vicenda rifiuti, il caso Muraro
‘assessore medaglia d’oro alle consulenze’, le nomine dubbie come nel
caso del Direttore Generale a tempo di Ama, l’attuale situazione di
confusione in Atac e il nodo del salario accessorio per i dipendenti
capitolini ancora da risolvere gettano la città nell’incertezza più
totale. E’ la conferma di una gestione dilettantesca, non si governa la
Capitale con i post su Facebook e soprattutto i romani non possono pagare gli
scontri interni tra attivisti, correnti e direttorio 5 Stelle. La Raggi
governi Roma se ne è in grado, è finito il tempo delle campagne elettorali
e degli slogan su blog e social”.
È quanto dichiarano, in una nota congiunta, gli esponenti di Fdi-An,
Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio, Andrea De Priamo vicepresidente
dell’Assemblea Capitolina, e i consiglieri Maurizio Politi  e Francesco
Figliomeni.

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COMUNE, PIAZZONI (PD): “RAGGI FACCIA PASSO INDIETRO E CHIEDA SCUSA A
ELETTORI”

“Il movimento 5 stelle dà prova di
improvvisazione e incapacità amministrativa e a farne le spese sono i
cittadini”. Così in una nota Ileana Piazzoni, deputata romana del Partito
Democratico.
“In meno di tre mesi abbiamo dovuto assistere ad assegnazioni di stipendi
scandalosi, pasticci e ingerenze su Atac, caso rifiuti con vicenda Ama e –
prosegue la deputata dem – coinvolgimento della sua assessora. Ora, nella
notte, arriva l’annuncio delle dimissioni della capo di gabinetto Raineri e
dell’assessore al bilancio Minenna”.
“Del rinnovamento tanto sbandierato da Virginia Raggi durante la campagna
elettorale non c’è traccia, anzi. La sindaca e il suo cerchio magico
mostrano, semmai, di seguire le orme della giunta Alemanno che tanti danni ha
fatto alla città. Prima che sia troppo tardi – conclude Piazzoni – la
sindaca faccia un passo in dietro e chieda scusa agli elettori”.

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COMUNE, RAGGI NON RIFERISCE IN AULA SU DIMISSIONI: PD ABBANDONA
SCRANNI

L’Aula dell’Assemblea Capitolina ha bocciato
l’istanza con cui si chiedeva la modifica dell’ordine dei lavori per poter
discutere della vicenda che ha visto le dimissioni di Carla Romana Raineri e
dell’assessore al Bilancio Marcello Minenna. L’opposizione, in particolar
modo il Pd con la capogruppo Michela Di Biase, aveva chiesto che la Raggi
venisse in Aula e riferisse sulla vicenda. Dopo il parere negativo dell’Aula,
i consiglieri del Pd e della Lista Civica Giachetti hanno abbandonato i
propri scranni.

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COMUNE, SANTORI (FDI): “È STATO SOLO UN #MIRAGGIO,SI ASSISTE A
TEATRINO ASSURDO”

“E’ stato solo un #miRAGGIo. A cento giorni
dell’elezione, e dopo un’estate di polemiche, tutto quello che resta della
rivoluzione Raggi e del M5S sono le dimissioni in tempo record dell’assessore
al bilancio Minenna e la revoca del capo di Gabinetto Raineri. Pensavamo che
dopo Ignazio Marino e la coda di consiglieri capitolini dal notaio, Roma
avesse visto tutto. Ci sbagliavamo, e ora dobbiamo assistere a questo
teatrino dell’assurdo con pupi e pupari del web. Per amministrare la Capitale
serve sì l’onestà, ma è fondamentale anche la competenza. La vera assente
tra la compagine grillina”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori,
consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

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COMUNE, STEFANO: NON È CRISI, ASSESSORE A BILANCIO DELEGA PESANTE

“Non è una crisi ma è chiaro che quella
dell’assessore al Bilancio è una delega pesante. Andremo avanti nel processo
di ricostruzione di questa città, troveremo a breve persone altrettanto
preparate e capaci”. Così Enrico Stefano, consigliere M5s e vicepresidente
d’aula in Campidoglio, commentando le dimissioni di Minenna e Ranieri e
rispondendo a chi gli chiedeva se esiste una crisi profonda.
“Mi pare che tutto sia partito da un parere dell’Anac secondo il quale una
nomina non andava bene”, ha aggiunto Stefano.

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