La commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena, ha approvato all’unanimità la proposta di legge n.120, di iniziativa della Giunta regionale, sulla conciliazione nelle controversie sanitarie e in materia si servizi pubblici, dopo il previsto passaggio in commissione Bilancio per l’esame della norma finanziaria collegata. La legge, che ora passa al vaglio dell’Aula, prevede l’istituzione della Camera regionale di conciliazione, che avrà il compito di comporre in via stragiudiziale le controversie fra i cittadini e i soggetti erogatori di servizi pubblici che riguardano il mancato rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carte dei servizi e l’erogazione di prestazioni sanitarie fino a diecimila euro. La Camera di conciliazione sarà istituita presso l’Istituto regionale di studi giuridici “Arturo Carlo Jemolo” e sarà composta da un direttivo di tre persone, nominate dal presidente della Regione secondo modalità disciplinate dalla legge. Il direttivo, a sua volta, dovrà redigere la lista dei conciliatori. Mentre per i cittadini sarà ovviamente facoltativo scegliere la procedura di conciliazione, l’amministrazione dovrà intervenire obbligatoriamente nel procedimento.