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Cori informa…

scritto da Redazione
Cori informa…

JO BARATTO. VENDO, COMPRO E SCAMBIO. A PIAZZA DELLA CROCE ‘SE NON LO USI LO RIUSI’
‘Jo Baratto. Vendo, compro e scambio’. Domenica 14 Giugno, dalle ore 09:00 alle 23:00, Piazza della Croce si trasformerà in una grande esposizione all’aperto di articoli da collezione ed oggetti di uso comune. Sui banchetti ci sarà oggettistica di ogni genere. L’iniziativa è organizzata dal Gruppo Montagna 1 ‘Sentieri e Natura’ in collaborazione con l’Associazione Commercianti ed Artigiani di Cori. Aldilà della compravendita, la giornata consentirà a chiunque di scambiare/barattare e riciclare cose di varia natura.
Una manifestazione che e al grido di ‘se non lo usi lo riusi’ assume una fondamentale valenza sociale, ambientale e didattica, volendo contribuire a diffondere la cultura del recupero, del riutilizzo e del riciclo. Il mercatino del baratto e del riuso è un’occasione per dare nuova vita a quegli oggetti che non servono più e che si possono scambiare con qualcos’altro di utile, aumentandone il ciclo di vita e riducendo quindi i rifiuti, educando al contempo la gente alla condivisione e al rispetto dell’ambiente.
Il riutilizzo viene proposto come esperienza formativa: abituati a lasciare da parte oggetti, spesso ancora nuovi, si può imparare a comprendere il valore dell’oggetto ricevuto e che il suo uso può essere prolungato, usandolo come merce di scambio per averne degli altri. Il riutilizzo di oggetti destinati allo smaltimento, non solo restituisce loro una seconda opportunità, ma è anche una formula vincente di sostenibilità, che consente di ridurre gli sprechi che finiscono nella spazzatura, incentivando pure le relazioni umane.
Il baratto è l’esatto contrario dell’usa/getta. Lo scambio può rivelarsi un ottimo affare, restituisce dignità alle cose ancora funzionali, trasforma lo spreco in risorsa. Una buona pratica che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare i giovani. Chiunque può partecipare liberamente e gratuitamente con oggetti riutilizzabili, escluso prodotti alimentari. Basta contattare il 333.2361973 oppure rivolgersi direttamente all’edicola Clanto di Piazza della Croce, al Gruppo Montagna 1 ‘Sentieri e Natura’ e all’Associazione Commercianti ed Artigiani.


PRANZO CORESE PER GERARD DEPARDIEU
Pranzo a Cori per Gerard Depardieu. Il noto attore francese, da sempre amante della buona tavola, ieri (martedì, 9 Giugno) ha fatto tappa nel centro lepino, dove è arrivato in scooter per assaggiarne le eccellenze enogastronomiche e i prodotti tipici, di cui aveva udito la fama. Un giretto per il paese in tarda mattinata e poi sosta in uno dei ristoranti storici, da Zampi, attività familiare avviata negli anni ’20 da nonno Filippo, che dal 1984 ripropone la cucina di un tempo con il nipote Ottavio, che ha accolto Depardieu insieme ai figli Roberto ed Elisa.
Depardieu ha ordinato varie specialità della casa: abbacchio a scottadito, ventresca di maialino nero dei Monti Lepini, un po’ di pecorino fresco con marmellata di pere e zafferano, dell’ottimo vino locale e gustosi biscottini mandorlati. È rimasto oltre un’ora a conversare affabilmente del più e del meno coi titolari, sfoggiando un buonissimo italiano. Visibilmente soddisfatto della sua prima volta a Cori, nel pomeriggio ha proseguito il tour pontino passando per Giulianello e Rocca Massima.
La star di Hollywood ha fatto tornare in mente alcuni forti legami tra il grande cinema e la città d’Arte, a cominciare dal mai dimenticato Luigi Pistilli, stella di origini coresi nel firmamento hollywoodiano, che molti ricorderanno sopratutto, ma non solo, nei due famosi western di Sergio Leone ‘Il buono, il brutto, il cattivo‘ e ‘Per qualche dollaro in più’, oppure con ‘Il Tenente Sheridan’, ne ‘La donna di Picche’ e ‘La Piovra 5’. L’attore e doppiatore, a teatro considerato tra i migliori interpreti di Bertold Brech, oggi riposa a Cori accanto alla madre e al figlio.
Tante le location coresi e giulianesi prestate alle riprese di diversi capolavori cinematografici. A Cori furono girate scene di ‘Christus’ (1916), tra le migliori opere del cinema muto italiano del primo Novecento, con l’immensa Leda Gys e ‘Il buon soldato’ (1982), diretto da Franco Brusati, con Mariangela Melato. Giulianello invece fece da set in ‘Tutti a casa’ (1960), di Luigi Comencini, con l’Albertone nazionale e in ‘Il Federale’ (1961), diretto da Luciano Salce e Ugo Tognazzi protagonista.

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