“I cittadini di Arce saranno costretti a prendere atto del fatto che la Regione Lazio non ha alcuna intenzione di rispondere al loro appello ad intervenire per assicurare al Comune il recesso dal perimetro di contribuenza del Consorzio di bonifica della Valle Del Liri. In sintesi questa è la risposta che ho ricevuto, tra l’altro per interposta persona, dall’assessore Alessandri che ha sostituito la collega di giunta Enrica Onorati che non era presente, all’interrogazione discussa al question time. Non posso, come fatto in aula, esimermi dal rilevare come la risposta fornita si sia limitata ad un lungo excursus sull’origine dei Consorzi di Bonifica, sulle ragioni della loro costituzione, sulle funzioni e i compiti che devono svolgere. Un elenco di cose non solo conosciute ma completamente astruse rispetto alla richiesta avanzata che puntava a comprendere quale fosse il ruolo della regione rispetto alle esigenze avanzate dai cittadini e soprattutto se intendesse farsi parte responsabile della risoluzione delle problematiche in corso. Come al solito Zingaretti e la sua giunta anzichè entrare nel merito delle vicende preferiscono optare per la strategia di Ponzio Pilato e lavarsene le mani. Il tutto ignorando non solo la petizione sottoscritta dai cittadini ed inviata alla Regione Lazio ma anche la volontà, espressa all’unanimità dal consiglio comunale di Arce, con due successive delibere di luglio 2019 e agosto 2020, di escludere il territorio del Comune di Arce dal perimetro di contribuenza del Consorzio e conseguentemente, richiesto alla Regione Lazio ed al Consorzio di Bonifica, ciascuno per le proprie competenze, la revisione del perimetro di contribuenza stesso. Richieste legittime e avvalorate dal fatto, accertato, che nel territorio comunale di Arce il Consorzio di Bonifica della Valle del Liri non ha mai realizzato opere straordinarie finalizzate all’irrigazione di fondi o alla bonifica delle sorgenti e dei fossi demaniali. Ma nonostante questo ha il Consorzio di Bonifica della Valle del Liri ha inoltrato ai cittadini del Comune di Arce avvisi di pagamento che ammontano, solo per gli anni 2014/2019, a cui vanno sommati i contributi complessivamente versati negli anni precedenti, alla ingente somma di 690.858,87 euro. La ratio della corresponsione del contributo all’Ente, era e resta ovviamente quella che il cittadino che opera il versamento, ne tragga un beneficio conseguente che in questo caso non c’è stato. Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile e certo non ci fermeremo qui. I cittadini di Arce non possono essere abbandonati a se stessi da chi, come la Regione Lazio, dovrebbe avere a cuore il loro futuro e quello di tutto il Comune chiamato a corrispondere oneri ingiustificati”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone
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