Agricoltori allo stremo, c’è il serio e concreto rischio che l’intero comparto possa saltare.
È il grido dall’allarme lanciato dal presidente di Copagri Frosinone-Latina Fabrizio Neglia che dice basta all’indifferenza dei politici e delle istituzioni nei confronti degli enormi problemi denunciati giornalmente dagli agricoltori:
“Un settore – spiega Neglia – completamente abbandonato a sé stesso, costretto ad autogestirsi perché nessuno pensa all’agricoltura né agli agricoltori! La politica è assente e completamente disinteressata propone soluzioni inadeguate ai problemi che si moltiplicano.
A cominciare da quello dei cinghiali che continuano a proliferare, moltiplicarsi e danneggiare gravemente i campi coltivati con scorribande di giorno e di notte. A causa loro vanno in fumo mesi di lavoro e sforzi economici che nessuno ripaga, e la politica casa fa? Nulla! Non prende alcuna decisione lasciando i terreni in balìa di questi animali, di una fauna selvatica troppo numerosa che, tra l’altro, porta malattie come le cronache hanno evidenziato anche ultimamente”.
A questo problema se ne aggiungono altri altrettanto pesanti: “L’aumento dei prezzi delle materie prime, del gasolio agricolo arrivato alle stelle, frutto di una mera speculazione per la quale neanche in questo caso si interviene e poi la siccità. Occorre un piano urgente da parte di Consorzi di Bonifica perché la mancanza di acqua si fa sentire e in futuro sarà sempre più grave”.
Il presidente di Copagri Frosinone-Latina affonda il colpo: “C’è un problema sociale profondo a cui non si vuole pensare! Se si fermano gli agricoltori non arriverà più cibo sulle nostre tavole, le terre resteranno incolte, desertificate, un grave danno per l’ambiente che rischia il dissesto idrogeologico”.
Gli agricoltori sono pronti a scendere in piazza: “Faremo un’ulteriore tentativo di sensibilizzare le istituzioni mobilitandoci, da parte nostra c’è il massimo impegno per salvare l’agricoltura ma da soli non possiamo riuscire”.
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