Con i voti della maggioranza il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione annuale e pluriennale e le aliquote TARES. “Questo è il bilancio più difficile degli ultimi anni – ha spiegato l’Ass.re Mauro De Lillis – il costante stato di incertezza normativa, la continua riduzione dei trasferimenti, gli stringenti vincoli di spesa e del Patto di Stabilità, le imposte locali che durano quattro mesi e l’aumento delle istanze di sussidiarietà, rendono quasi impossibile una degna programmazione. La scadenza del bilancio di previsione fissata al 30.11.2013 è l’esempio che i principi basilari della finanza locale sono completamente saltati – ha proseguito De Lillis – È inaccettabile che un Comune venga messo nelle condizioni di conoscere le risorse che può avere a disposizione in prossimità della scadenza dell’anno, quando invece si dovrebbe iniziare a programmare l’anno successivo.”
“Uno dei principali punti del bilancio è quello dell’approvazione del piano economico e finanziario e delle Tariffe TARES – ha aggiunto il titolare delle finanze illustrando il punto relativo alla nuova tassa sui rifiuti e sui servizi introdotta dallo Stato, calcolata sui metri quadrati dell’abitazione e in base ai membri della famiglia – Per gravare il meno possibile sulle famiglie abbiamo eliminato la riduzione del 30% ai monocomponenti, applicato coefficienti minimi di rivalutazione e previsto una riduzione del 10% alle utenze domestiche che abbiano avviato o intendano avviare il compostaggio dei rifiuti organici. Per le utenze non domestiche (commerciali e artigianali) si registrano incrementi tariffari solo per alcune tipologie di attività (ristoranti, bar, pizzerie, pescherie, etc.). A costoro è stata però estesa la possibilità di effettuare il compostaggio con uno sconto del 10% – misura peraltro approvata con una sola astensione dell’opposizione. “Sempre sul fronte delle entrare, oltre a confermare le aliquote IRPEF allo 0,8% la manovra prevede l’aumento della progressività della tariffa della mensa scolastica per agevolare le famiglie con redditi più bassi.”
“Per far fronte alla riduzione delle risorse complessive e raggiungere l’equilibrio del bilancio – ha concluso Mauro De Lillis – siamo stati costretti a prevedere la vendita di immobili non strategici per oltre 1 milione di euro ed effettuare tagli alla spesa corrente per più di 100mila euro, in particolare nei settori della manutenzione ordinaria e delle manifestazioni culturali, senza comunque rinunciare ad incrementare gli investimenti nelle politiche sociali. Per il sociale l’Amministrazione ha stanziato 140mila euro in più rispetto all’anno precedente, reintroducendo dopo molti anni l’assistenza specialistica nelle scuole del territorio. Inoltre, di concerto con il locale circolo Legambiente e le altre associazioni aderenti al progetto Cogestire Verde, abbiamo destinato 20mila euro all’acquisto di un nuovo scuolabus.”
ACQUALATINA: IL MOMENTO DI PAGARE
PASSA IN CONSIGLIO LA PROPOSTA DEL SINDACO
l Comune di Cori è pronto ad attivare le procedure necessarie a richiedere ad Acqualatina la restituzione ai cittadini delle somme da essa indebitamente incassate dal 27 luglio al 31 dicembre 2011, relative all’adeguata remunerazione del capitale investito, previa quantificazione del credito da recuperare.
Il Consiglio comunale, con un solo voto contrario ed un astenuto, entrambi dell’opposizione, ha approvato la proposta del Sindaco Tommaso Conti di dichiarare l’obbligo della società gestrice del servizio idrico integrato di restituire agli utenti la suddetta quota parte della bolletta che essi hanno continuato ingiustamente a pagare. Acqualatina, infatti, in quel periodo ha seguitato a riscuotere una parte della tariffa idrica che non gli era più dovuta, in palese contrasto con l’esito referendario del giugno 2011, reso attuativo con decreto ministeriale dal luglio dello stesso anno, che impone la cancellazione della componente di costo del servizio idrico quale adeguata remunerazione del capitale investito.
Nonostante il vuoto normativo creato dalla parziale abrogazione referendaria della corrispondente norma di legge, la Sezione di Latina del Tar del Lazio si è recentemente espressa in tal senso dichiarando l’illegittimità delle tariffe idriche approvate dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 dopo il risultato referendario. Il Consiglio di Stato in precedenza aveva affermato la portata espansiva del referendum che, oltre alla disposizione normativa richiamata nel quesito, ha abrogato anche tutte quelle non coerenti o contrarie alla volontà popolare.
“È evidente che Acqualatina è debitrice nei confronti dei cittadini/utenti ed è giunto il momento che restituisca loro quanto dovuto” – ha affermato Conti in aula sottolineando la particolare attenzione dell’attuale Amministrazione nei confronti dell’acqua bene pubblico, come testimoniato, tra le tante altre cose, dalle precedenti delibere consiliari del 2011 e del 2012. Il primo cittadino corese, ancora una volta, si farà promotore dell’iniziativa anche in Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 insieme agli altri Comuni più sensibili a questo tema.