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Cronaca

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Cori comunica

scritto da Redazione
Cori comunica

Conca Giovanni è l’ottavo benemerito dirigente avisino della sezione AVIS di Cori. Consigliere della Sezione Avis Cori dal 2002 ad oggi, di cui è stato anche vice Presidente nella legislatura 2009/2012, e attuale Consigliere dell’Avis Provinciale di Latina dal 2005, il 72enne ex professore e ricercatore è stato insignito dell’onorificenza dall’Avis Provinciale di Latina.
La cerimonia è avvenuta sabato 14 Giugno presso l’Hotel Villaggio della Mercede, a San Felice Circeo, in occasione della XI Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, il tradizionale appuntamento di informazione e sensibilizzazione alla donazione del sangue, tanto più necessaria con l’avvicinarsi del periodo estivo, caratterizzato dal calo delle donazioni.
In coincidenza con questa ricorrenza che si celebra in tutto il mondo, dal 2010 l’Avis Provinciale di Latina conferisce un attestato di benemerenza ad alcuni dirigenti pontini che più si sono distinti per il grande impegno, lo spirito di sacrificio e di servizio. Il protagonista della serata era accompagnato da una delegazione corese, composta dal Presidente Avis Cori Mario Pistilli, il vice Antonio Iacobelli, la segretaria Rosaria Ducci e la consigliera Miriam Ricci.
Anche quest’anno l’AVIS Provinciale ha voluto premiare la sezione AVIS Cori, impegnata dal 1984 nella promozione e diffusione della cultura della donazione del sangue sul territorio, con risultati sempre eccellenti, come dimostrano anche i primi dati del 2014: 23 nuovi donatori, giovani alla prima donazione, e 15 alla seconda donazione, per un totale di 196 sacche di sangue raccolte da gennaio ad oggi nel punto prelievi dell’Ospedale di Comunità dove si può donare tutti i venerdì feriali, dalle 8:00 alle 10:00, e le giornate straordinarie da calendario AVIS.

EQUIPE 84 E LUCA CAROCCI LIVE. EMOZIONI IN MUSICA A CORI E GIULIANELLO, È INIZIATA L’ESTATE GIULIANESE
Una domenica sera di elevato spessore musicale a Cori e Giulianello, con il doppio concerto live degli storici Equipe 84, che hanno riscaldato il pubblico di piazzale San Francesco, in occasione della festa di San Antonio da Padova, e quello di Luca Carocci, che ha animato piazza Umberto I col suo nuovo album «Giovani eroi».
Quest’ultimo ha dato inizio ad un lungo calendario di appuntamenti estivi che animeranno il centro storico di Giulianello fino a Settembre. Manifestazioni culturali organizzate da «Zoo Concept» e dal MAG, insieme all’Amministrazione comunale, «Chi dice donna», «Gli Artigiani dell’Amore», alcuni artisti ed attività commerciali locali.
Un percorso incentrato su tematiche connesse al territorio di Giulianello e su un’idea di paese e di comunità edificate sulla cultura, l’arte, l’ambiente, l’economia agricola, l’autonomia di un borgo che vuole ricostruire la propria identità e valorizzare le proprie peculiarità storico-artistiche, paesaggistiche, culturali e gastronomiche.
Le iniziative proposte sono frutto di un cammino condiviso da gran parte della popolazione, che ha indicato, tra le tante novità che pure ci saranno, alcuni pilastri inamovibili dell’Estate Giulianese, da riproporre annualmente perché simbolo dell’identità locale.
Lo «Slow Food Day» dedicato al cibo buono, pulito e giusto. Il «Pè i ndò – Festival di radici e culture impopolari», riservato alla musica popolare e al confronto/dibattito sul futuro del paese. Il «Book’n’Roll – Rassegna di scritture urgenti», vetrina per scrittori e cantautori emergenti, quest’anno con testimonianze dall’Ilva di Taranto.
Il «UazZappe – che accade?», rappresentazione teatrale in dialetto giulianese e l’«Ole Jorgensen Jazz Festival – Jazz e Dintorni», tributo al compianto musicista, tra le personalità più influenti del paese. L’Estate Giulianese consentirà anche di ricreare un centro storico a misura d’uomo, con la sua chiusura al traffico serale, e di riaprire al pubblico l’antico Palazzo Salviati.

CONCORSO PER GIOVANI AUTORI MUSICALI
Il regista Gabriele Salvatores è alla ricerca di una canzone inedita da inserire nella colonna sonora del suo prossimo film, “Il ragazzo invisibile”. Per questo è stato lanciato il concorso “Una canzone per Il ragazzo invisibile”, rivolto ai giovani autori di musica.
Tra i requisiti per iscriversi: avere un’età compresa tra i 18 e i 25 anni; essere residenti in Italia, Città del Vaticano o Repubblica di San Marino; non essere legati a etichette discografiche o ad altri tipi di società musicali o produttrici.
Si partecipa presentando un brano musicale di durata fra i 3 e i 4 minuti, con testo in qualsiasi lingua e dal titolo “Il ragazzo invisibile” o “The invisible boy”. Una giuria capitanata da Gabriele Salvatores valuterà le canzoni e sceglierà la vincitrice, che verrà inserita nella colonna sonora del film.
Gli autori del brano sottoscriveranno un contratto di edizione con la società di produzione. Per prendere parte al concorso è necessario registrarsi al sito http://www.ilragazzoinvisibile.it/unacanzoneper/e seguire le istruzioni riportate sul regolamento entro il 30 Giugno 2014.

CONCORSO “ON THE MOVE” SULLE DISCRIMINAZIONI DI GENERE
Il contest “On the move” rientra nella campagna di Pubblicità progresso legata quest’anno al ruolo e alla condizione della donna, come tale ancora soggetta a discriminazioni di genere.
La partecipazione è aperta agli studenti universitari e delle scuole superiori, in età compresa tra i 18 e 30 anni, che sono chiamati a realizzare prodotti d’informazione che evidenzino il ruolo della donna nel mondo del lavoro o all’interno della famiglia, approfondendo il tema della conciliazione dei tempi ma anche quello della lotta a stereotipi, abusi, violenze.
È possibile inviare video, sceneggiature, spot radio, ma anche racconti, infografiche o ricerche sociali. Gli elaborati vengono esaminati da una giuria composta da esperti del mondo della formazione e della comunicazione.
Sono previsti premi-invito alla Conferenza internazionale della comunicazione sociale, con soggiorno a Milano e 20 ebook reader. Per partecipare c’è tempo fino al 30 Giugno 2014. Maggiori informazioni su www.pubblicitaprogresso.org

ASCESA E DECLINO DEGLI EBREI A CORI. LA PARABOLA DELLA COMUNITA’ EBRAICA CORESE
Anche la città di Cori ha avuto un passato significativo legato alla comunità ebraica. Se ne è parlato sabato pomeriggio presso la Sala conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori, nel corso della presentazione del volume «Gli Ebrei nello Stato della Chiesa. Insediamenti e mobilità (secoli XIV – XVII)», a cura di Marina Caffiero, professore ordinario di Storia moderna, ed Anna Esposito, professore associato di Storia medievale, entrambe docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza.
Era il penultimo appuntamento del ciclo «Tra antichità ed età moderna. Studi e ricerche»organizzato dalla Direzione Scientifica del Museo, dall’Associazione Culturale «Arcadia» e dall’Amministrazione Comunale di Cori, che si concluderà sabato 12 luglio col convegno «Tra Velitrae e Cora: luoghi minori della biografia di Augusto» curato dal prof. Domenico Palombi, in occasione dei festeggiamenti per il Bimillenario Augusteo.
Dalla prima metà del ‘500 almeno fino alla metà del XVI secolo, la comunità ebraica corese visse certamente un periodo florido: gli ebrei svolgevano attività creditizia, esercitavano la professione medica, operavano nel settore del commercio di tessuti, derrate alimentari e bestiame, nell’agricoltura e nell’artigianato. Nel 1536 la sinagoga del paese venne venduta, forse per acquistare un edificio più ampio, a fronte del crescente numero di membri della comunità.
Fu solo dopo il 1555 invece, che si assistette ad un aumento delle tensioni e ad un generale impoverimento della comunità su cui gravarono diverse restrizioni, processo che con la bolla papale del 1593, e l’istituzione dei ghetti di Roma, Ancona ed Avignone, determinerà la definitiva scomparsa delle comunità ebraiche.
Alla presentazione, affidata alla dott.ssa Micaela Procaccia (MIBACT – Direzione Generale degli Archivi) e Giovanni Pesiri (già Istituto Storico Italiano per il Medioevo), con il coordinamento di Rita Padovano (Presidente dell’Ass. Cult. Progetto Arkés), sono intervenuti Pier Luigi De Rossi (già Archivio Storico Comunale di Cori) e l’autrice Anna Esposito che ha cercato di dare una risposta alla domanda se esista davvero una filosofia ebraica. L’evento sarà presto disponibile in streaming sul canale www.youtube.com/user/museocoriTV.

VOLONTARI AMBIENTALISTI ALL’OPERA A CORI E GIULIANELLO. PULIZIA DEL PARCO FRATELLI CERVI E RIATTREZZAMENTO DEL PARCO VERDE AZZURRO
Nuova ondata di volontariato ambientalista a Cori e Giulianello. I green volunteers guidati dagli attivisti del Circolo Legambiente «Cora Viridis», è intervenuto a Parco Fratelli Cervi, con gli Sbandieratori dei Rioni di Cori, e al Parco Verde Azzurro insieme a «Chi dice donna», con la collaborazione di alcuni volenterosi privati cittadini.
Si tratta di due luoghi simbolo della comunità corese e giulianese, in parte ripuliti dopo la ricrescita erbacea estiva e qualche isolato maleducato che non riesce a perdere il vizio di spargere in giro rifiuti ed immondizie varie. Al Parco Verde Azzurro è stato aggiunto anche un altro gioco per bambini e due nuove panchine e a breve verrano installate pure due porte da calcetto.
Un’azione collettiva di impegno civile per la cura degli spazi pubblici aperti che, a distanza di oltre un anno, continua a mobilitare una parte rilevante della cittadinanza, singoli ed associati, giovani, donne e stranieri, estendendosi ad altre importanti e significative zone su tutto il territorio comunale.
Il progetto «Co – gestire verde», ideato dal locale Cigno Verde ed accolto dagli assessorati all’Arredo urbano e all’Ambiente, prevede l’affidamento di alcune aree verdi urbane in cogestione alle associazioni e ai comitati di quartiere interessati, che si occupano principalmente della loro manutenzione ordinaria sotto la supervisione del Comune.
Una formula innovativa per promuovere la riscoperta, valorizzazione e riqualificazione del verde pubblico, stimolando la partecipazione attiva della società nella gestione, conservazione e fruizione di questi punti di ritrovo e socializzazione, fondamentali elementi per uno sviluppo sostenibile e durevole, oltre che fattori qualificanti del tessuto e dell’arredo urbano.

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