Diritti all’obiettivo, Oltreconfine presenta a Giulianello il libro di Diritti al Cuore Onlus
Sabato 19 Gennaio, alle ore 18:00, presso la Galleria “Il Sipario”, il Viaggio fotografico alla scoperta delle periferie, dei paesaggi e dei volti del Senegal.
Sabato 19 Gennaio, alle ore 18:00, presso la Galleria “Il Sipario” di Giulianello (LT), verrà presentato il libro fotografico “Diritti all’obiettivo. Viaggio fotografico alla scoperta delle periferie, dei paesaggi e dei volti del Senegal”. Si tratta di un racconto ricco di emozioni, ricordi, sensazioni, affetti; un album di immagini di donne, bambini e uomini che ogni giorno vivono in un contesto diverso e difficile. Ad essere protagonisti sono soprattutto le persone, con le loro storie e i propri sogni. Nelle pagine però c’è anche altro: Dakar, i suburbi, Camberene, Pikine, i villaggi, la discarica.
Le fotografie sono state scattate da volontari dell’Associazione Diritti al Cuore Onlus, ponte solidale tra Italia, Senegal e Gambia dove opera per l’affermazione dei diritti umani e il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche. I proventi della vendita serviranno all’autofinanziamento delle progettualità portate avanti in Senegal: visite mediche gratuite, supporto alle donne che studiano medicina ed infermieristica, sostegno a distanza per bimbi, microcredito per piccole attività commerciali e centro polifunzionale per la formazione, la prevenzione sanitaria e l’assistenza legale e medica.
Come si legge nella nota all’evento – l’iniziativa in programma è organizzata e promossa in collaborazione con l’associazione culturale “Il Sipario”, ed inaugura l’attività sul territorio di Oltreconfine, progetto nato alla fine del 2018 dalla volontà di persone con comuni valori e ideali di solidarietà e partecipazione democratica alla vita civica e politica di Cori e Giulianello, con l’obiettivo di contribuire a vincere le battaglie in difesa degli “ultimi”, per la valorizzazione e attuazione dei diritti civili, politici e sociali, patrimonio fondamentale che rende la vita di ciascun individuo degna di essere vissuta.
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Con la presentazione del corto ‘Non Calpestare’, l’Amministrazione Comunale di Cori ricorda l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e stigmatizza il decreto sicurezza
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Questo è il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un codice etico di importanza storica fondamentale: è stato il primo documento a sancire universalmente i diritti che spettano all’essere umano.
‘Non Calpestare’, il cortometraggio diretto nell’anno appena passato da Angelo Bianchi con i testi del collettivo letterario Cardiopoetica, che ieri è stato presentato al Teatro Comunale ‘Luigi Pistilli’ di Cori, vuole essere proprio un contributo al 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che “oggi più che mai – commenta il Sindaco Mauro De Lillis – manifesta la sua importanza nel nostro Paese: il cosiddetto decreto sicurezza da poco divenuto legge calpesta, infatti, sia i principi costituzionali sia i valori presenti nella Dichiarazione Universale. Esso mette in discussione anni di politiche tese all’accoglienza diffusa e all’integrazione, che sicuramente presentavano aspetti critici ma nel complesso realizzavano una forma di governo dell’immigrazione che stava dando buoni risultati. Ora noi Sindaci non abbiamo più la possibilità di garantire assistenza sociale e sanitaria ai richiedenti asilo. Non possiamo più garantire i diritti basilari assicurati agli altri cittadini. Una vergogna per l’Italia. Occorre – conclude il primo cittadino – un sussulto di responsabilità, di sensibilità e un forte atto di denuncia verso questo provvedimento. Credo che l’iniziativa di ieri possa aiutarci in tal senso, sollecitando una riflessione profonda e una seria presa di coscienza da parte di tutti”. Intanto, Mauro de Lillis di concerto con i colleghi Sindaci e con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sta valutando i passi da compiere per accertare davanti a un giudice la costituzionalità della norma.