L’accordo è stato intavolato nel paese lepino nel corso del primo incontro tra la delegazione di casa e quella terracinese e verrà suggellato a Terracina nelle prossime settimane. Il rapporto di amicizia prevede scambi socio-culturali e di mutua ospitalità e l’impegno reciproco alla promozione dei rispettivi territori e tipicità.
Nella giornata di mercoledì 10 Aprile, presso la struttura lepina di via Insido, i centri ricreativi “Argento Vivo” di Cori e “Gli Anziani” di Terracina, hanno formalizzato il loro rapporto socio-culturale, di mutua ospitalità e reciproca promozione territoriale, con la prima firma del patto di gemellaggio, che verrà suggellato nelle prossime settimane con un secondo appuntamento ufficiale sul litorale tirrenico. Due realtà, con storia e geografia diverse, ma unite dall’entusiasmo e dall’ottimismo di perseguire insieme una serie di obiettivi e di confrontarsi sui rispettivi progetti.
L’anziano nella società contemporanea è una risorsa e non un ostacolo. L’importante è riuscire ad attivarlo in percorsi associazionistici dove possa trovare gratificazione personale, nell’impegno civile e di pubblica utilità. È stato questo il leit motiv dei vari interventi che si sono succeduti, e che si concretizza anche nelle attività realizzate dal centro “Argento Vivo” di Cori: lezioni di ballo – coi maestri Luigi Cerilli e Serena Lucarelli – cene sociali, viaggi, sport, spettacolo – a cura della compagnia teatrale dialettale diretta da Tonino Cicinelli – e tra poco un corso di informatica di base coordinato da Marco De Cave e Antonella Milanini.
Sull’importanza della polivalenza dei centri sociali e della tutela dell’anziano si è soffermato Giuseppe Pascale, Presidente del Coordinamento Provinciale di Latina ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti). Per il Sindaco di Cori Mauro De Lillis: “È stato un bel momento di condivisione, un incontro dal valore umano e culturale quello che è stato vissuto. Si è dato vita ad una iniziativa che sa di amicizia, di reciproca conoscenza e di scambi di esperienza.” Omaggio di doni e convivio enogastronomico a base delle rispettive tipicità locali hanno incorniciato la cerimonia (foto di Pasquale Cupiccia).