Fine settimana di sensibilizzazione per il locale circolo Legambiente «Cora Viridis». I volontari ambientalisti del cigno verde partecipano al festival della legalità distribuendo, a Piazza Sant’Oliva, materiale conoscitivo contro le «Ecomafie» e calando questa importante campagna nazionale sul territorio comunale di Cori. Domani pomeriggio l’ultimo volantinaggio.
«Ecomafia» è un neologismo coniato da Legambiente che indica quei settori della criminalità organizzata che hanno scelto il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, l’abusivismo edilizio e le attività di escavazione come nuovo grande business in cui stanno acquistando sempre maggiore peso anche i traffici clandestini di opere d’arte rubate e di animali esotici.
Dal 1994 l’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente svolge attività di ricerca, analisi e denuncia del fenomeno in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine, l’istituto di ricerche CRESME, magistrati impegnati nella lotta alla criminalità ambientale e avvocati dei Centri di azione giuridica di Legambiente.
Tra le pubblicazioni annuali il Rapporto Ecomafia e il dossier Mare Monstrum che raccontano le storie e i numeri degli assalti mafiosi all’ambiente. Rifiuti s.p.a. sono invece i dossier che denunciano il giro d’affari criminale legato allo smaltimento dei rifiuti.
Per combattere le «Ecomafie» Legambiente, insieme a un ampio schieramento di soggetti istituzionali e a migliaia di cittadini, chiede da tempo l’introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale.