Giustina Cioeta ha compiuto 100 anni e, come tradizione, l’Amministrazione comunale di Cori ha voluto rendergli omaggio con una targa ricordo del traguardo raggiunto. La consegna è avvenuta ieri sera per mano del Sindaco Tommaso Conti, nel corso dei festeggiamenti organizzati per lei dalla famiglia, presso l’oratorio della Parrocchia SS. Pietro e Paolo, dopo la messa celebrata da Don Angelo.
Ultima di quattro figli, Giustina nasce a Cori il 3 Luglio 1914, da papà Benedetto e mamma Nazzarena, trascorrendo la sua infanzia nel centro storico del monte, in una graziosa casina di via del Tempio d’Ercole, insieme ai fratelli, Domenico ed Attilio, e all’inseparabile sorella Filomena. Come tanti della sua età, neppure Giustina scampò agli orrori delle due guerre mondiali, che le suscitano ancora tanta amarezza.
La Seconda, in particolare, quando il paese fu colpito dai sanguinosi bombardamenti alleati. Giustina ricorda bene quella domenica mattina del 30 gennaio 1944: durante la liturgia, la Chiesa SS. Pietro e Paolo, a due passi dalla sua dimora, cadde giù per le granate, lasciando a terra numerose vittime. Poi il rifugio nelle capanne a Valle Pera, sei mesi nella macchia per scampare a raid e scorribande.
Nubile, Giustina ha sempre vissuto con la sorella Filomena, nella casa natale, circondata dall’affetto dei nipoti. Una persona umile, forte, intelligente e simpatica; una donna di grande fede, impegnata nell’attività parrocchiale, catechista di molte generazioni. Con la sua voce intonata animava le funzioni religiose e allietava le faticose giornate di lavoro in campagna.
Un’ottima pasticcera, che custodisce gelosamente le sue ricette, e ancor oggi gode di buonissima salute. È arrivata al secolo con la tranquillità di chi ha pochi rimpianti, e la consapevolezza della meta toccata, felice di condividere il centenario con i suoi familiari, nella comunità dei fedeli ai quali tanto ha dato e ricevuto, sia a livello spirituale che umano.