domenica 19 Gennaio 2025,

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Cori … informa

scritto da Redazione
Cori … informa

ERASMUS+ DIALOGO STRUTTURATO: INCONTRI TRA GIOVANI E DECISORI POLITICI NEL SETTORE DELLA GIOVENTÙ
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
Si tratta di un finanziamento UE per l’organizzazione di incontri tra giovani, responsabili decisionali, giovani esperti e rappresentanti delle autorità pubbliche responsabili del settore giovanile, strutturati su priorità specifiche.
Le attività che ricevono sostegno nel quadro di questa azione possono essere: incontri nazionali e seminari transnazionali che offrono spazio all’informazione, il dibattito e la partecipazione attiva dei giovani su temi legati al Dialogo Strutturato o alla Strategia UE per i Giovani; incontri nazionali di preparazione e seminari transnazionali per le Conferenze Giovanili ufficiali organizzate durante il semestre di turno degli Stati membri per la Presidenza dell’Unione Europea; eventi che promuovono dibattiti e informazione sul tema delle politiche giovanili collegati ad attività organizzate durante la Settimana Europea dei Giovani; consultazioni dei giovani per scoprire le loro esigenze rispetto alla partecipazione alla vita democratica (consultazioni online, sondaggi di opinione, etc.); incontri e seminari, eventi informativi o dibattiti tra giovani e responsabili decisionali e giovani esperti , sul tema della partecipazione alla vita democratica; eventi volti a simulare il funzionamento delle istituzioni democratiche e il ruolo dei decisori nell’ambito di queste istituzioni.
Le seguenti attività non sono considerate ammissibili per finanziamenti nel quadro del Dialogo Strutturato: incontri istituzionali di organizzazioni e reti; eventi legati al mondo della politica. Attività guidate dai giovani: i giovani devono essere attivamente coinvolti in tutte le fasi del progetto, dalla preparazione al follow-up. Può partecipare qualsiasi organizzazione o associazione senza scopo di lucro, ONG, ONG europea giovanile, Consiglio giovanile nazionale, organismo pubblico a livello locale, con sede in un Paese del Programma.
Il progetto può avere una durata da 3 a 24 mesi e svolgersi nel paese dell’organizzazione che presenta la candidatura. Deve coinvolgere almeno 30 giovani tra i 13 e i 30 anni, dai paesi coinvolti nel progetto. Qualora il progetto preveda la partecipazione di decisori o esperti del settore giovanile, l’età di questi partecipanti, così come la loro provenienza geografica, è irrilevante. La sovvenzione massima prevista per un incontro nel quadro del Dialogo Strutturato è di 50.000 euro.
Può presentare la candidatura qualsiasi organizzazione con sede in un Paese del Programma, all’Agenzia nazionale entro: il 4 Febbraio 2015, per progetti che hanno inizio tra il 1 Maggio e il 30 Settembre dello stesso anno; il 30 Aprile 2015, per progetti che hanno inizio tra il 1 Agosto dello stesso anno e il 28 Febbraio dell’anno seguente; il 1 Ottobre 2015, per progetti che hanno inizio tra il 1 Gennaio e il 30 Settembre dell’ anno seguente. Per ulteriori informazioni http://ec.europa.eu/youth/partners_networks/national_agencies_en.htm


PREMIO “INNOVATORS UNDER 35 IN ITALY”
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
Il premio ‘Innovators Under 35 in Italy’ è promosso congiuntamente dal ‘Mit Technology Review’, rivista americana del Massachusetts Institute of Technology, e dal Forum ricerca, innovazione e imprenditorialità dell’Università di Padova, in collaborazione con Netval network. Il premio vuole raccogliere e sostenere le migliori idee e i migliori progetti innovativi di ricerca applicata sviluppati in Italia, con un potenziale rilevante di creazione di imprese tecnologiche, in una vasta gamma di settori.
La partecipazione è aperta a tutti coloro che, sotto i 35 anni di età, abbiano un progetto innovativo o abbiano già avviato un’impresa e necessitino di altri collegamenti con ricercatori o investitori. È accettato ogni ambito di ricerca – dalle biotecnologie all’energia, dai trasporti a internet – e ogni provenienza: università, centri di ricerca, start-up, Pmi, grandi compagnie, organizzazioni no profit.
I primi due classificati avranno l’opportunità di incontrare, presso il Mit, scienziati o imprenditori per confrontarsi sulle modalità di realizzazione del progetto presentato. Tra i premi, 10 in tutto, è prevista la pubblicazione su ‘Technology review Italia’, sul www.technologyreview.it e sul sito ufficiale della rete ‘Ricerca, innovazione e imprenditorialità’ dell’Università di Padova. Per partecipare c’è tempo fino al 15 Febbraio 2015.


30 GENNAIO 1944: 71° ANNIVERSARIO DEL PRIMO BOMBARDAMENTO SU CORI
Ricorre domani, venerdì 30 Gennaio, il 71° anniversario del primo bombardamento alleato su Cori durante la Seconda Guerra Mondiale. Ne seguirono altri due, il 6 Febbraio e il 12 Aprile 1944. Come ricostruito dall’Archivio Storico Comunale, anche sulla base di testimonianze dirette, sul finire del conflitto, mentre sulla macchia i partigiani, giovani e adulti, combattevano la Resistenza contro tedeschi e repubblichini, in paese si udivano i continui cannoneggiamenti dal mare.
Nonostante la paura, la maggior parte dei coresi, donne, bambini ed anziani, era rimasta nelle proprie abitazioni, nella convinzione che la città non sarebbe stata attaccata, vista la scarsa importanza strategica, e che tutto si sarebbe risolto in poco tempo con l’arrivo degli Alleati. Ma Cori si era riempita di soldati tedeschi, ecco perché il 27 Gennaio 1944, cinque giorni dopo lo sbarco a Nettuno, gli americani cominciarono a lanciare dal mare le prime granate shrapnel, forse per sollecitare la popolazione a mettersi in salvo. Era una domenica mattina, quando intorno alle 9:30 di quel 30 Gennaio 1944, ci fu il primo bombardamento sul centro abitato: in un attimo il paese non esisteva più, per terra e sotto le macerie i caduti, giorni dopo recuperati dai volontari, mentre una folla di feriti e sopravvissuti scappava in cerca di salvezza verso le alture circostanti.
La maggior parte delle persone perse la vita nelle chiese, durante la messa, a causa di un’errata segnalazione che dava la presenza di Kesserling e altri ufficiali tedeschi in una non meglio precisata “Santa Margherita”, da dove si credeva stessero dirigendo le operazioni di contrasto all’attracco marittimo degli americani. In realtà un comando tedesco era stanziato in una villa della zona, anche se non è stata mai accertata la presenza di Kesserling, ma con molta probabilità non era stato precisato che “Santa Margherita” non era una chiesa, ma una località fuori dell’abitato, che sovrastava la pianura e la costa, e perciò presero di mira tutti i luoghi di culto.

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