Sabato 5 Dicembre, ore 16:00, Museo della Città e del Territorio di Cori
Percorsi di solidarietà femminile
Terziarie, nubili e sante a Cori in età moderna
Terzo appuntamento con il nuovo ciclo di conferenze ‘Archivi storici e toponomastica corese. Nuovi contributi alla conoscenza della città’
Torna questo fine settimana, presso il Complesso Monumentale di S.Oliva, il ciclo di conferenze ‘Archivi storici e toponomastica corese. Nuovi contributi alla conoscenza della città’, organizzato dalla Direzione scientifica del Museo della Città e del Territorio di Cori, in collaborazione con l’Associazione Culturale ‘Arcadia’ e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori. Sabato 5 Dicembre, alle ore 16:00, presso la Sala conferenze del Museo, si terrà il terzo ed ultimo incontro dal titolo ‘Percorsi di solidarietà femminile. Terziarie, nubili e sante a Cori in età moderna’, curato dalla prof.ssa Giancarla Sissa.
Il momento di partenza della presenza femminile sulla scena politica dell’età moderna a Cori inizia nell’anno 1604 con l’ingresso ufficiale delle nobildonne per svolgere il ruolo sociale di accompagno alle ragazze povere dotate dall’Arciconfraternita della SS.ma Annunziata. Se le doti erano determinanti per affrontare un futuro più sicuro, come viveva la donna che restava sola se dipendeva dai maschi di casa fin dalla nascita, secondo il principio di patria potestas che l’assoggettava al capofamiglia, padre prima e marito dopo o al parente più prossimo?
Gli Statuti corani del 1732, recentemente ripubblicati, contengono tre capitoli che regolano i diritti della donna che rimane sola. Continua pertanto il percorso sui sentieri inesplorati dei destini femminili, evidenziando le solitudini oltre il matrimonio, non sempre imposte dalla mancanza di dote, spesso furono scelte di autonomia intesa come desiderio di annullamento nel divino e sublimazione del mito della verginità che sottendono altri stati oltre il matrimonio e prevedevano forme di assistenza, devozione ed istruzione come apostolato; da questa pratiche partì un forte influsso alla legittimazione di reti di solidarietà al femminile ed alcune donne assunsero una posizione di rilievo contribuendo a migliorare i destini di tante.
Si apriva la terza possibilità di vita, nuova, rispetto allo schema binario di monastero o matrimonio: la scelta autonoma di nubilato, nella quale si intravedeva vitalità di cambiamento. I racconti delle passiones, con culti di giovani vergini, in particolare quelli delle orientali Caterina d’Alessandria, Margherita di Antiochia e della bretone Orsola, percorsero dal nord al sud i sentieri della santità, unendo l’Oriente e l’Occidente con significati spirituali e culturali che si manifestarono anche a Cori, come frammenti di religiosità femminile, con fondazioni di chiese, un monastero, conventi, dipinti, realizzati tramite intrecci religiosi, politici, sociali.
Per evidenziare la sottesa essenza della donna è stato determinante attingere all’ineludibile richiamo dei dipinti locali ritagliando alcune figure che hanno sollecitato connessioni con altre materie di ricerca, perché proprio il soggetto iconografico conferma le finalità didattiche e devozionali. In particolare, la figura di S.Orsola nella pala della chiesa di S.Francesco, suggerisce l’evoluzione dell’immagine legata alla nuova condizione femminile che il soggetto iconografico veicolava alla fine del secolo XVI: l’accettazione da parte della chiesa e della società del nubilato o vita semireligiosa, diffusasi con la Compagnia di Sant’Orsola dal nord Italia ad opera della terziaria francescana Angela Merici.
Un altro interessantissimo convegno, dopo quello inaugurale tenuto dal nuovo Direttore scientifico del Museo, il dott. Giovanni Caratelli, che ha svelato l’origine etimologica dei nomi dialettali di Pizzitónico e Piglióne, due luoghi simbolo della Città d’Arte; e quello successivo a cura del dott. Pier Luigi De Rossi che ha ripercorso la storia degli interventi di salvaguardia che hanno interessato negli ultimi due secoli il tempio detto di Ercole, monumento nazionale dal 1898, eretto sulla sommità del colle dove era sorta l’antica Cora.
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Sabato 5 Dicembre, ore 16:00, Museo della Città e del Territorio di Cori
Percorsi di solidarietà femminile
Terziarie, nubili e sante a Cori in età moderna
Terzo appuntamento con il nuovo ciclo di conferenze ‘Archivi storici e toponomastica corese. Nuovi contributi alla conoscenza della città’
Torna questo fine settimana, presso il Complesso Monumentale di S.Oliva, il ciclo di conferenze ‘Archivi storici e toponomastica corese. Nuovi contributi alla conoscenza della città’, organizzato dalla Direzione scientifica del Museo della Città e del Territorio di Cori, in collaborazione con l’Associazione Culturale ‘Arcadia’ e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori. Sabato 5 Dicembre, alle ore 16:00, presso la Sala conferenze del Museo, si terrà il terzo ed ultimo incontro dal titolo ‘Percorsi di solidarietà femminile. Terziarie, nubili e sante a Cori in età moderna’, curato dalla prof.ssa Giancarla Sissa.
Il momento di partenza della presenza femminile sulla scena politica dell’età moderna a Cori inizia nell’anno 1604 con l’ingresso ufficiale delle nobildonne per svolgere il ruolo sociale di accompagno alle ragazze povere dotate dall’Arciconfraternita della SS.ma Annunziata. Se le doti erano determinanti per affrontare un futuro più sicuro, come viveva la donna che restava sola se dipendeva dai maschi di casa fin dalla nascita, secondo il principio di patria potestas che l’assoggettava al capofamiglia, padre prima e marito dopo o al parente più prossimo?
Gli Statuti corani del 1732, recentemente ripubblicati, contengono tre capitoli che regolano i diritti della donna che rimane sola. Continua pertanto il percorso sui sentieri inesplorati dei destini femminili, evidenziando le solitudini oltre il matrimonio, non sempre imposte dalla mancanza di dote, spesso furono scelte di autonomia intesa come desiderio di annullamento nel divino e sublimazione del mito della verginità che sottendono altri stati oltre il matrimonio e prevedevano forme di assistenza, devozione ed istruzione come apostolato; da questa pratiche partì un forte influsso alla legittimazione di reti di solidarietà al femminile ed alcune donne assunsero una posizione di rilievo contribuendo a migliorare i destini di tante.
Si apriva la terza possibilità di vita, nuova, rispetto allo schema binario di monastero o matrimonio: la scelta autonoma di nubilato, nella quale si intravedeva vitalità di cambiamento. I racconti delle passiones, con culti di giovani vergini, in particolare quelli delle orientali Caterina d’Alessandria, Margherita di Antiochia e della bretone Orsola, percorsero dal nord al sud i sentieri della santità, unendo l’Oriente e l’Occidente con significati spirituali e culturali che si manifestarono anche a Cori, come frammenti di religiosità femminile, con fondazioni di chiese, un monastero, conventi, dipinti, realizzati tramite intrecci religiosi, politici, sociali.
Per evidenziare la sottesa essenza della donna è stato determinante attingere all’ineludibile richiamo dei dipinti locali ritagliando alcune figure che hanno sollecitato connessioni con altre materie di ricerca, perché proprio il soggetto iconografico conferma le finalità didattiche e devozionali. In particolare, la figura di S.Orsola nella pala della chiesa di S.Francesco, suggerisce l’evoluzione dell’immagine legata alla nuova condizione femminile che il soggetto iconografico veicolava alla fine del secolo XVI: l’accettazione da parte della chiesa e della società del nubilato o vita semireligiosa, diffusasi con la Compagnia di Sant’Orsola dal nord Italia ad opera della terziaria francescana Angela Merici.
Un altro interessantissimo convegno, dopo quello inaugurale tenuto dal nuovo Direttore scientifico del Museo, il dott. Giovanni Caratelli, che ha svelato l’origine etimologica dei nomi dialettali di Pizzitónico e Piglióne, due luoghi simbolo della Città d’Arte; e quello successivo a cura del dott. Pier Luigi De Rossi che ha ripercorso la storia degli interventi di salvaguardia che hanno interessato negli ultimi due secoli il tempio detto di Ercole, monumento nazionale dal 1898, eretto sulla sommità del colle dove era sorta l’antica Cora.
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Digital for Social Bando per il non profit
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
“Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee” è un bando promosso da Fondazione Vodafone Italia, per scoprire e sostenere progetti di tecnologia digitale proposti da Organizzazioni del Terzo Settore che operano o intendono operare nell’ambito del disagio giovanile o dell’aiuto e dell’assistenza ai bisogni di giovani in situazione di svantaggio. La Fondazione offrirà ai migliori progetti selezionati la somma totale di 1.500.000 euro, da destinare in erogazioni dirette. Se necessaria, potrà essere inoltre offerta consulenza su servizi strumentali alla produzione e alla realizzazione del progetto.
Le organizzazioni beneficiarie devono avere sede legale e operativa in Italia e appartenere a uno dei seguenti soggetti: Onlus, Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, iscritte presso l’Agenzia delle Entrate; Organizzazioni di volontariato iscritte nei Registri del Volontariato regionali o provinciali; Cooperative sociali o consorzi di cooperative sociali iscritte agli albi regionali; Aps, Associazioni di Promozione Sociale, iscritte nei registri nazionale, regionali o provinciali istituiti; Associazioni e fondazioni legalmente costituite; Associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale iscritte negli elenchi del cinque per mille (ultimo elenco pubblicato); Imprese sociali, riconosciute e iscritte presso il Registro delle Imprese secondo la legge 155/2006.
Per presentare il progetto occorre allegare una spiegazione video del progetto fornendo un link (Youtube, Vimeo). A supporto delle organizzazioni interessate all’iniziativa, saranno organizzati sul territorio nazionale degli incontri aperti al pubblico, dedicati ad approfondire i termini del bando e a rispondere ai quesiti. Per partecipare c’è tempo fino al 20 Dicembre 2015. Maggiori informazioni su http://fondazionevodafone.digitalforsocial.it/
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‘Cori: dell’Olio e delle Olive’. La vetrina dell’olivicoltura locale e dei suoi oli extravergini di oliva di qualità
Ma anche dell’agroalimentare e dei vini di eccellenza coresi
‘Cori: dell’Olio e delle Olive’. È la manifestazione che si svolgerà a Cori il 6, 7 e 8 Dicembre 2015, una vetrina dedicata olivicoltura del territorio, per la valorizzazione dei suoi oli extravergini di oliva di qualità, ma anche alla promozione dei prodotti agroalimentari e dei vini di eccellenza locali. La città di Cori è da sempre legata alla coltura e cultura dell’olivo e dei suoi prodotti: con le sue 265mila piante di olivo su una superficie di 1.732 ettari che interessa oltre 1.000 produttori rappresenta un importante centro olivicolo. Sarà un ricco ponte dell’Immacolata, da vivere e degustare, tra itinerari turistico-culturali ed enogastronomici tavoli tematici, presentazioni, concorsi, contest e folklore, con epicentro Palazzetto Luciani, la piazza e la Chiesa di S.Oliva.
L’iniziativa è organizzata, per il Comune di Cori, dall’Ass.re alle Attività Produttive Mauro De Lillis, dal delegato alla Promozione del Territorio Paolo Centra e dalla Delegata all’Agricoltura Sabrina Pistilli, insieme all’Associazione Capol – Centro Assaggiatori Produzioni Olivicole Latina, e alla Pro Loco Cori. Partecipano all’evento: l’Aspol – Associazione Provinciale Produttori Olivicoli; l’Istituto Comprensivo Statale ‘Cesare Chiominto’; la Compagnia dei Lepini; la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Sezione di Latina, Burro&Bollicine, gli Sbandieratori dei Rioni di Cori, gli Storici Sbandieratori delle Contrade di Cori e gli Sbandieratori Leone Rampante di Cori.
Si parte domenica 6 Dicembre, alle 10:30, con la presentazione del sito ‘ScoprireCori’ e del progetto promozionale ‘Destinazione Lepini: strumenti di comunicazione turistica multimediali’ presso la Chiesa di S.Oliva, dopo i saluti istituzionali, tra gli altri, del Sindaco di Cori Tommaso Conti, del Presidente del Capol Luigi Centauri, del Presidente della Pro Loco Cori Tommaso Ducci. Alle 11:30, a Palazzetto Luciani, l’inaugurazione del 1° Concorso ‘I consumatori premiano l’olio dei produttori coresi’: i vincitori tra l’Azienda Olivicola Ubaldo Caucci Molara, l’Azienda Olivicola Catullo Manciocchi, il Frantoio Appetito, l’Olio Extravergine Impervio, l’Azienda Agricola I Lori e l’Azienda Agricola Biologica Caratelli verranno decretati attraverso un consumer test o banco d’assaggio alla cieca. A seguire il mini corso di degustazione guidata ‘Trova l’intruso’, per i giornalisti e gli operatori del settore. Dalle 16 alle 18, nella sala consiliare del Municipio, nell’ambito del 3° Concorso ‘L’Olio delle Colline a Cori’, il Panel di Assaggiatori del Capol inizierà l’analisi organolettica (Panel test) sugli oli delle aziende di Cori partecipanti. Dalle 18 alle 20, a Palazzetto Luciani, si parlerà di ‘Nutrizione e alimentazione, Olio e Salute’ e de ‘L’assaggio professionale dell’olio’.
Lunedì 7 Dicembre, dalle 15:30 alle 20, a piazza S.Oliva, l’apertura degli stand dei produttori locali con laboratori di analisi sensoriale, che verranno allestiti anche il mattino seguente. Dalle 16:30 alle 17:30, a Palazzetto Luciani, gli studenti del ‘Chiominto’ andranno a Scuola di extra vergine: lezioni di olio con degustazione. Dalle 17:30 alle 20, nella Chiesa di S.Oliva, il confronto su ‘Olio da itrana, un grande alleato per preservare la salute’ e ‘L’analisi organolettica nel percorso di valorizzazione dell’olio extravergine della cultivar itrana’.
Martedì 8 Dicembre, alle 10, nella sala consiliare, la selezione degli oli finalisti del 3° Concorso ‘L’Olio delle Colline a Cori’ e del 1° Concorso ‘I consumatori premiano l’olio dei produttori coresi’. Alle 11, la Chiesa di S.Oliva ospiterà il seminario ‘Olio DOP colline Pontine: risorsa dell’olivicoltura di qualità ed importanza dell’olivicoltura nella storia dell’economia della Città di Cori’, che precederà la consegna degli attestati e la premiazione degli oli finalisti del 1° Concorso ‘I consumatori premiano l’olio dei produttori coresi’ e del 3° Concorso ‘L’Olio delle Colline a Cori’: premio della giuria di consumatori e del Panel Capol ai primi tre classificati e premio della critica da parte della giuria di giornalisti ed operatori di settore. Infine, a piazza S.Oliva, la degustazione degli oli classificati e dei prodotti tipici coresi e poi, dalle 18 alle 20, ‘L’Olio EVO di Cori incontra il Nero Buono’: degustazioni di pane di Cori e vero extravergine accompagnato dal Nero Buono offerto dalle aziende vitivinicole Cincinnato, Marco Carpineti, Pietra Pinta.
La tre giorni sarà impreziosita dalle esibizioni degli Sbandieratori di Cori a piazza S.Oliva (domenica alle 11, martedì alle 12:30 e alle 17) e dalla possibilità di effettuare visite guidate del Museo della Città e del Territorio di Cori a cura dell’Associazione culturale Arcadia (domenica dalle16 alle 18 e martedì alle 16). Presso i Cooking Show di piazza S.Oliva si potrà assistere alla preparazione e poi degustare gli ottimi abbinamenti olio/cibo (domenica e martedì dalle 18 alle 20). Si potrà pranzare e cenare presso i ristoranti convenzionati: Ristorante Zampi, Trattoria Da Checco, Ristorante Trattoria Da Metardo, Ristorante Fontana Del Prato, Hostaria Aglio Monte Da Matteo, Ristorante e Pizzeria Settecamini.
Premio per la migliore campagna di comunicazione dell’università
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
Il premio ‘Efficacia della comunicazione universitaria’ bandito dall’Associazione italiana dei comunicatori d’università (Aicun) intende premiare il miglior piano o la migliore campagna di comunicazione delle università italiane realizzati nel periodo 2013-2014 e che abbia come oggetto: la promozione di singoli atenei o di singole strutture o di singoli prodotti formativi o di ricerca, in modo così da attrarre studenti italiani e stranieri, coinvolgere docenti e ricercatori e raccogliere fondi per le proprie iniziative.
Il piano/campagna, insieme con i risultati perseguiti, deve essere presentato entro il 20 Dicembre 2015, allegando la scheda di presentazione compilata all’indirizzo mailinfoaicun@gmail.com. Una commissione giudicatrice selezionerà i lavori e premierà il vincitore durante la prima giornata del Forum Aicun 2016 (data e luogo da definirsi). Maggiori informazioni su http://events.unitn.it/sites/events.unitn.it/files/download/aicun/allegato-1-premio-aicun-2015.pdf