Cori: ‘XIV Premio Fabrizio De André’, Mariano Macale dei Cardiopoetica vince la sezione poesia
La premiazione sabato 23 Gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma
Mariano Macale del trio poetico corese Cardiopoetica si è aggiudicato il prestigioso ‘Premio Fabrizio De Andrè – Parlare Musica’ per la sezione poesia. La premiazione è avvenuta sabato 23 Gennaio presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza dei direttori artistici Luisa Melis e Massimo Cotto, e della Presidente di Giuria Dori Ghezzi.
Mariano Macale si è presentato alla manifestazione, giunta alla sua XIV edizione, con l’opera “Lucido Intervallo Furioso”, un poema che fonda la sua forza sull’armonia dei suoni e sull’uso della musicalità, un componimento a metà tra poesia e canzone, proprio come soleva fare De André.
Questo riconoscimento rappresenta un altro traguardo fondamentale per il collettivo corese Cardiopoetica, che testimonia il silenzioso ma acuto lavoro svolto sul fronte letterario. Membri e fondatori del gruppo, oltre a Mariano Macale, sono Fabio Appetito e Marco De Cave. Ad oggi è una delle realtà più avanguardiste della provincia di Latina, se non di buona parte del panorama letterario italiano, ormai seguito sui social media da quasi 27mila persone in tutta Italia.
Non è la prima volta che il collettivo riceve premi. Nel CV di questi giovani (30, 28 e 25 anni) si menzionano anche il premio internazionale MondoLibro per l’impegno civile (intitolato a Pasolini), due volte prima e seconda posizione nel concorso Latina in Versi tra 2010 e 2011, nonché diverse pubblicazioni in diverse antologie, uno spettacolo teatrale prodotto e due pubblicazioni (State scherzando, vero?, Ed. Ensemble e Resushitati, Ed. Il Foglio Letterario).
Attualmente, curano il programma Sguardi InVersi su Radio Bullets e sono al lavoro su nuove importanti novità e collaborazioni. Si trovano su internet (cardiopoetica.com) e hanno un obiettivo: rilasciare una lucida analisi della realtà, non tralasciando le emozioni. Sono convinti che la vera vittoria, parafrasando Pasolini, consiste e nel far battere le mani e nel far battere i cuori.
‘Cervelli in Scena’ ha ricordato Massimo Bontempelli
Prossimo appuntamento il 20 Febbraio con Álvaro Semedo
Massimo Bontempelli, raccontato dalla dott.ssa Giorgia Pellorca, ha inaugurato il ciclo di incontri promosso dall’Associazione ‘Amici del Museo’, in collaborazione con la Biblioteca Civica ‘E. Filippo Accrocca’ di Cori e l’Associazione ‘Arcadia’, sostenuto dal Comune di Cori. ‘Cervelli in scena’ è un’iniziativa pensata per valorizzare la ricchezza culturale prodotta sul territorio attraverso le tesi di laurea, e condividere questo sapere con la comunità, dando anche modo agli autori di questi lavori di esprimersi in un contesto meno formale di quello accademico, seppur in presenza di voci esperte.
La dott.ssa Giorgia Pellorca ha offerto un bel ritratto completo di Massimo Bontempelli, come ricostruito nella sua ricerca. Al suo fianco la prof.ssa Anna Pozzi, docente di letteratura italiana e studiosa del Novecento. L’evento è stato impreziosito dalla lettura di brani del Bontempelli a cura della dott.ssa Lavinia Bianchi. Un personaggio poliedrico Massimo Bontempelli, artista a tutto tondo che molto ha contribuito allo sviluppo della letteratura italiana tra Otto e Novecento. Eppure sembra essere stato misteriosamente escluso dagli studi ufficiali della letteratura italiana novecentesca.
Di lui si parla pochissimo. Le sue opere sono quasi introvabili. Perché? Le teorie proposte dalla giovane neolaureata in Lettere all’Università La Sapienza di Roma sono parse valide e pertinenti. La produzione antecedente alla Grande Guerra fu ripudiata dallo stesso Bontempelli e non venne più ristampata. Gli scritti post-bellici hanno subito più o meno la stessa sorte, ma per motivi diversi. Il suo eclettismo si esprimeva con una penna che oscillava tra orrore e ironia, meraviglia e assurdità, dramma e commedia. Per questo non venne preso molto sul serio e ciò ostacolò la diffusione dei suoi testi. Non gli giovò neppure la metamorfosi da tesserato fascista a frenetico comunista.
Altro discrimine l’essere considerato uno ‘scrittore per ragazzi’ per la sua narrativa ‘La scacchiera davanti allo specchio’: la storia, dedicata al figlio per iniziarlo all’amore per la lettura, contiene tematiche troppo profonde per essere circoscritta alla letteratura infantile. Insomma una figura da capire, tra le sue idee sul mondo e sulla vita inserite nelle righe. Ma sicuramente da riscoprire. I temi da lui affrontati sono di straordinaria attualità e descritti con un linguaggio magico. È come se prestasse al lettore i suoi occhi per vedere ciò che lo circondava e che in fondo abbiamo ancora intorno. Ogni sua lettura è un viaggio unico ed irripetibile, e una volta concluso si ha subito voglia di farne un altro.
Fino a Giugno sono previsti altri appuntamenti. 20 Febbraio, dott.ssa Giulia Ciuffa: ‘La fortuna editoriale della “Relação da propagação da fè no reyno da China e outros adjacentes” di Álvaro Semedo’. 19 Marzo, dott.ssa Lucia Fusco: ‘Deiva De Angelis’. 23 Aprile, dott.ssa Michela Corbi: ‘Lo studio dell’attaccamento in adolescenza. Fattori di rischio e fattori di protezione nelle situazioni di allontanamento dalla famiglia’. 21 Maggio, dott.ssa Lavinia Bianchi: ‘Narrazione digitale e vissuti migratori. Digital StoryTelling e pratica interculturale’. 18 Giugno, dott.ssa Elisa Ceracchi: ‘La storia rivissuta tra i Rioni di Cori’. Chiunque volesse candidarsi può scrivere a: amicimuseocori@gmail.com o a biblioteca@comune.cori.lt