A partire dal 1° gennaio 2013 il Comune di Cori, insieme agli altri oltre 150 Comuni del Lazio, di cui 12 della Provincia di Latina, non usufruiranno più del collegamento gratuito ad internet veloce (ADSL). È quanto comunicato pochi giorni fa dalla Pisana che, a Giunta ormai dimissionaria, ha deciso di disattivare, per motivi di bilancio, tale servizio rientrante nel Progetto Picolab (Piccoli Comuni Larga Banda), avviato nel 2007 dall’Assessorato alla Semplificazione Amministrativa del precedente Governo regionale di centro sinistra, finora un vanto per la Regione Lazio.
Nel Comune di Cori l’ADSL gratuita è arrivata nel 2008 quando, grazie a questo progetto, l’Amministrazione Conti, su iniziativa dell’allora ed attuale Ass.re alla Semplificazione Amministrativa, Fausto Nuglio, decise di dotare tutte le sedi comunali delle infrastrutture tecnologiche avanzate necessarie a supportare l’ADSL, a costo zero per il Comune quando la precedente Giunta municipale di centro destra voleva spendervi mezzo milione di euro. Per il paese, fino ad allora sprovvisto dell’ASDL, ciò ha rappresentato una svolta epocale, perché si è dotato gratuitamente delle infrastrutture per l’indispensabile collegamento all’internet veloce e per quattro anni il Comune non ha dovuto pagare il costo del servizio di connessione, mentre cittadini e privati hanno potuto usufruirne stipulando contratti di connessione con gli operatori di rete. Un deciso passo in avanti, non solo verso l’innovazione tecnologica e la riduzione del digital divide, che colpisce maggiormente i Comuni più lontani e difficilmente raggiungibili, ma anche per l’ammodernamento e la semplificazione della macchina amministrativa, dato che senza l’ADSL non sarebbe stato possibile introdurre tutti quegli strumenti di e-government che hanno fatto del Comune di Cori uno degli Enti più informatizzati della provincia di Latina.
“Questo è l’ennesimo danno causato dall’uscente Giunta Polverini prima delle elezioni del 10 e 11 febbraio 2013” – commentano il Sindaco Conti e l’Ass.re Nuglio – “di un governo che si preoccupa solo di soddisfare gli interessi particolari anziché risolvere i reali problemi della gente e degli Enti locali, che in questo caso saranno costretti a caricarsi anche i costi di mantenimento del collegamento all’internet veloce delle sedi comunali a seguito di una scelta del tutto anacronistica e in controtendenza rispetto a quelle che sono le esigenze di una società sempre più informatizzata.”