sabato 23 Novembre 2024,

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‘Cori la storia, i tesori e un ritratto minimo’, sabato la presentazione del libro di Piero Manciocchi

scritto da Redazione
‘Cori la storia, i tesori e un ritratto minimo’, sabato la presentazione del libro di Piero Manciocchi

Si tratta di un libro di storia e, contemporaneamente, di un libro fotografico, che vuole, in particolare, essere divulgativo. Negli ultimi 15 anni infatti molte ricerche sono state pubblicate sui più svariati settori della storia corese, dato che fa di Cori una realtà eccezionale, nel senso che pochi Comuni posseggono un patrimonio di ricerche ad alto livello scientifico come l’antica Cora. In questo caso, invece, lo scopo del volume è raggiungere il maggior numero di persone possibile, anche i non addetti ai lavori, essere quindi accessibile anche ai meno esperti di storia e storia dell’arte.

Il libro è composto di tre grandi sezioni: una parte storica, accompagnata da disegni ricostruttivi della Cori romana, sempre per permettere a tutti di conoscere meglio il patrimonio locale; una parte dedicata ai monumenti, accompagnati da piantine e ricostruzioni; e un ‘ritratto minimo’, ovvero una ricca sezione fotografica, composta da ben 300 foto, che racconta un po’ della comunità corese, della sua storia e della sua vita, e si articola in diverse sottosezioni: la città, le associazioni, il governo, la religiosità e il territorio.

Stampato in grande formato 32×23 e accompagnato da 7 tavole di grandissimo formato, il libro è una ricerca sulla bellezza, la bellezza della conoscenza e la bellezza del patrimonio corese. È interamente tradotto in inglese da Sverre Rodahl, danese che da tre anni ha scelto di risiedere a Cori, e dall’americana Deirdre Hallman, che vive a San Francisco. Il volume è stato realizzato con il contributo di Naici ICN, De Novo e D’antico, Mulino ‘700, ICAR, Ermetica, Cincinnato e Songeo e gode del patrocinio del Comune di Cori e della Pro Loco Cori.

Al termine della presentazione sarà inaugurata a palazzetto Luciani una mostra costituita da una selezione di foto tratte dal volume stesso, da alcune riproduzioni dei capitelli che si trovavano nel refettorio del convento di San Francesco (scolpiti nel seicento da fra’ Vincenzo Pietrosanti da Bassiano e sconosciuti al pubblico, perché nei primi anni del secolo passato gli arredi del refettorio furono venduti dai frati e sono stati ritrovati solo pochi anni fa da padre Sergio Mecocci nel museo Grassi di Lipsia) realizzate dal maestro ceramista Martino Antocchi, da una serie di incisioni del pittore Edoardo Bernardi e da due oggetti di design opera di Piero Manciocchi sempre ispirati al patrimonio artistico corese. La mostra rimarrà aperta fino al 22 dicembre dalle 17 alle 19,30, sabato e domenica anche dalle 10 alle 12,30.

 

Piero Manciocchi si occupa di design architettonico, sue realizzazione sono state pubblicate da riviste specializzate. La fotografia e la storia sono altre sue passioni.

 

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