L’area di circolazione denominata Piazza dell’Ospedale sarà intitolata al Dott. Bertrando Fochi, il compianto chirurgo nato a Cori e scomparso lo scorso 26 ottobre all’età di 92 anni, che profuse un impegno unico in favore del nosocomio corese. La Giunta Municipale di Cori ha approvato la delibera con cui si esprime la volontà dell’Amministrazione di ricordare anche ai futuri cittadini una figura che tanto si è adoperata per i coresi e per la loro struttura ospedaliera, tramutandola da infermeria/ospedale (quale era quando lo stesso chirurgo arrivò negli anni ’70) a vero ospedale moderno. “I meriti innegabili della trasformazione del nosocomio cittadino – si legge nella delibera – sono sicuramente dovuti all’abnegazione del compianto Dott. Fochi che, insieme al personale, ha saputo dare impulso e qualificazione ad una piccola struttura”.
A tal fine sarà richiesta deroga alla Prefettura trattandosi di intitolazione a persona deceduta da meno di dieci anni, ma distintasi per attività di particolare rilevanza e pregio per la cittadinanza di Cori.
L’iniziativa giunge a pochi giorni dalla presentazione, avvenuta in un gremito teatro comunale, del libro ‘Bertrando Fochi. L’uomo e il chirurgo: una vita ricca di insegnamenti’, scritto da Pietro Vitelli e pubblicato da Herald Editore. “Si è trattato di un bel pomeriggio, a tratti emozionante – così il Sindaco Mauro De Lillis -. Bertrando Fochi rappresenta un pezzo importante della nostra storia, che Pietro Vitelli con il suo libro ha raccontato e messo a disposizione anche delle nuove generazioni. Proprio in quell’occasione è nata l’idea di intitolare la piazza vicino all’ospedale al Dott. Fochi. L’idea ora si concretizza”.
Bertrando Fochi rappresenta infatti la storia dell’ospedale di Cori. È stato il medico-chirurgo con maggiore esperienza all’attivo, sempre pronto a intervenire, a dare un consiglio, a dire una parola di conforto. Per farsi operare da lui i pazienti venivano a Cori anche da molto lontano. Ma è anche colui che ha fatto diventare la struttura ospedaliera di Cori un vero ospedale moderno, che dopo il suo pensionamento è tornato pian piano ad essere un Punto di Primo Intervento. Egli ha solo potuto assistere inerme e da lontano al ridimensionamento del centro sanitario locale e ne ha sofferto molto.
Una biografia straordinaria quella di Bertrando Fochi che, orfano di madre a vent’anni, era emigrato in Libia col padre per sfuggire alle restrizioni del regime fascista. Laureatosi in Italia era tornato a Tripoli, esercitando la professione in condizioni difficili e facendo anche il medico condotto nel deserto libico. Rientrato in patria dopo la “cacciata” degli italiani dalla Libia, alla fine del colonialismo italiano e l’avvento al potere di Gheddafi, approdò a Cori professionalmente affermato.