Con sentenza dell’11 aprile 2014 il Tar del Lazio di Latina ha annullato la delibera della Giunta Regionale (15 febbraio 2013, n. 47). Quell’atto col quale il Governo Polverini, a pochi giorni dalle elezioni regionali dello scorso anno, aveva nominato un Commissario ad acta con l’incarico di annullare la deliberazione con cui il Consiglio comunale di Cori regolava la liquidazione degli usi civici (25 settembre 2008, n. 33), stabilendo un indennizzo in base al criterio dell’adeguata rivalutazione degli usi civici, così come sancito con sentenza della Corte Costituzionale (19 marzo 1996, n. 83) e sostenuto da autorevole dottrina (prof. Vincenzo Cerulli Irelli).
“Un vero e proprio atto di prepotenza istituzionale – ricorda il Sindaco Tommaso Conti, che aggiunge – posto in essere dalla Giunta Polverini al solo scopo di agevolare la campagna elettorale a Cisterna di Latina del candidato del centrodestra Claudio Durigon. Sia chiaro – precisa il primo cittadino corese – quella sostenuta dal Comune di Cori è una battaglia per il diritto e la giustizia, a favore della comunità di Giulianello e della sua storia. Non contro i cittadini di Cisterna, verso i quali ci siamo sempre dichiarati disponibili, dal punto di vista politico ed amministrativo, provvedendo anche a diminuire il criterio di liquidazione. Ma sui principi non siamo disposti a cedere di fronte alla tracotanza – E infatti l’Ammnistrazione Conti già nel 2009 aveva ridotto il prezzo d’acquisto dei terreni della collettività, da 5,16 a 3,10 € a metro cubo, aumentando gli sconti dal 10% al 50%.
Soddisfazione è giunta anche dall’Ammnistrazione Separata dei Beni di Uso Civico – finalmente è stata fatta chiarezza su una materia a noi chiara fin dall’inizio – commenta il Presidente Asbuc, Luca del Ferraro – non è un fatto di mera venalità ma una questione di principio e il Tribunale l’ha confermato. La comunità di Giulianello ha dei diritti che devono essere rispettati perchè serviranno a rilanciare lo sviluppo sostenibile del paese e a risarcire nella giusta misura la collettività da eventuali sfruttamenti impropri del territorio. Ora auspichiamo di poter ragionare serenamente con i nostri interlocutori, diponibili anche a tener conto del particolare momento storico e aprendo una riflessione pure sull’aspetto venale. Il tutto però partendo dall’esatta interpretazione della legge come confermata dalla giurisprudenza e senza snaturare gli usi civici e l’impegno di tutti coloro si sono battuti per il loro riconoscimento e la loro tutela, a cominciare dall’Avv. Raffaele Marchetti.”