Con 13 voti favorevoli ed 1 contrario, il Consiglio comunale di Cori del 24 luglio ha approvato la manovra finanziaria annuale e triennale varata dall’Assessorato al Bilancio. “Una manovra che sostiene quella parte della società che più sta soffrendo le conseguenze della crisi economica e che argina gli effetti negativi di un federalismo fiscale mal congegnato” – l’ha definita l’Ass.re Mauro De Lillis che ne ha illustrato in aula i dettagli.
Il bilancio di previsione 2014 ha stanziato 200.000 € per il sociale, di cui 100.000 € per i servizi di assistenza generale alla persona, 50.000 € per i servizi di assistenza specialistica nelle scuole ai ragazzi disabili e 35.000 € per i contributi alle famiglie più bisognose. 94.000 € per la cultura e la pubblica istruzione, di cui 50.000 € per la gestione del complesso museo, biblioteca, archivio storico. 80.000 € ai lavori pubblici, per la manutenzione ordinaria generale e per alcuni interventi particolari, come la sistemazione del ponte «Maestre Pie» e la riqualificazione della doganale che costeggia il Lago di Giulianello. Per gli investimenti è prevista l’apertura di un mutuo di 50.000 € per la compartecipazione al finanziamento di 250.000 € della Sviluppo Lazio Spa per l’istallazione di pannelli fotovoltaici su alcuni edifici comunali. Ciò permetterà all’Ente di incassare delle somme a titolo di contributi energetici e ridurre strutturalmente il costo dell’energia elettrica.
Nel bilancio pluriennale 2015-2016 è prevista l’apertura di ulteriori due mutui di 100.000 € ciascuno per interventi di sistemazione del manto stradale a Cori e a Giulianello, che inizieranno già quest’anno con i 150.000 € messi a disposizione della Regione Lazio grazie all’Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Cori.
“Una manovra che deve fare i conti con i pesanti tagli ai trasferimenti dello Stato e della Regione, senza alcun abbassamento delle imposte statali e regionali, che stanno riducendo i Comuni allo stremo finanziario, costringendoli ad erogare servizi sempre più finanziati con la tassazione locale – ha spiegato De Lillis – In questo modo il federalismo fiscale, non è un’operazione a costo zero per i cittadini, ma uno strumento per rimettere apposto il bilancio dello Stato servendosi dell’unica istituzione ancora credibile di questo Paese, il Comune.”
“Nonostante ciò siamo riusciti a contenere gli aumenti dei tributi comunali, mantenendo intatti i servizi essenziali – ha concluso il titolare delle finanze – uno sforzo che è stato apprezzato anche dal Consigliere Antonio Betti che ha votato la manovra con senso di responsabilità, aprendo una nuova fase dialettica e di collaborazione tra maggioranza ed opposizione”.