“Apprendiamo del presunto flop commerciale dell’esponente del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, che si è lanciato in una attività imprenditoriale di mascherine: un marchio, riferito al suo sito internet, che sostanzialmente sarebbe uno store, affiancato da alcune note stampa sulla propria attività politica. Che Rizzi voglia sfruttare la fama del proprio incarico a difesa degli animali? Sinceramente la domanda ci viene spontanea ma la risposta non ci interessa più di tanto. Piuttosto vorremmo sapere dal prode Rizzi cosa sta facendo il suo partito per difendere e garantire il diritto alla salute dei nostri amici animali, perché sinceramente si intravede davvero molto poco. A differenza di Rivoluzione Animalista, che ogni giorno è attiva sui territori con la propria rete di coordinatori e attivisti, pronta a denunciare qualsiasi forma di maltrattamento e violenza. Mentre a livello nazionale sollecitiamo governo e ministri a lavorare con maggior impegno e dedizione per la tutela degli animali. Questi ultimi, infatti, si possono e si devono aiutare attraverso un cambiamento radicale dell’attuale sistema all’interno del quale gravitano criminalità, lucro e totale inosservanza delle leggi: un sistema che Rivoluzione Animalista combatte ormai da mesi senza soluzione di continuità”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.
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