”I 4 mld che il Governo ha annunciato ieri sera sono solo l’anticipo di quello che lo Stato già deve ai Comuni e che sarebbe comunque stato dato agli stessi entro maggio.
Vale la pena ricordare che queste risorse hanno anticipato infatti il Fondo di Solidarietà, che è finanziato proprio dai Comuni attraverso il gettito delle imposte comunali e che il finanziamento di questo da parte dello Stato rappresenta una minima parte.
Il ‘fondo aggiuntivo’ tanto enfatizzato è infatti di circa 400 milioni, ossia di pochi euro pro capite se divisi per gli abitanti italiani che vivono negli oltre 8000 comuni italiani.
Il rischio è che questa misura possa portare un piccolo beneficio solo ai comuni in dissesto e che i comuni virtuosi, che hanno disponibilità di cassa e che già stanno aiutando le famiglie con l’erogazione di contributi economici alle famiglie per le spese di prima necessità, non avranno alcun giovamento.
Il Governo ha di fatto scaricato le proprie responsabilità sulle spalle dei Sindaci, senza però consentirgli di poter dare una corretta informazione alla cittadinanza che domani busserà alle loro porte. L’annuncio non è stato seguito infatti da alcun documento ufficiale, una brutta abitudine che si ripete, né da alcun dettaglio circa le modalità di erogazione di tali fondi o dei criteri con cui questi verranno distribuiti tra comuni.
Ritengo che il Governo debba incominciare a pensare ad altro, perché i problemi non sono solo legati alla spesa alimentare e risolvibili con dei buoni pasto: ci sono da pagare i mutui, gli affitti domestici e commerciali, le utenze, e altre spese non dilazionabili. Serve liquidità a famiglie ed imprese e non buoni per la spesa”. Lo dichiara il senatore Umberto Fusco, coordinatore Lega Lazio degli Enti Locali.