I casi sospetti a Roma e nel Lazio verranno gestiti in maniera centralizzata proprio dall’Istituto nazionale malattie infettive ‘Spallanzani’, con un trasporto che verrà fatto a carico dello stesso istituto se il paziente è già ricoverato in ospedale, altrimenti con il servizio 118.
Per l’eventuale gestione di casi pediatrici, la collaborazione e l’indicazione di centralizzazione è attraverso l’ospedale Bambino Gesù. Anche qui si è predisposto un protocollo operativo tra ospedale pediatrico e istituto.
“Più che allarme direi che è un elemento di precauzione che il Sistema sanitario ha preso secondo le indicazioni che sono state date a livello europeo e dal ministero della Salute. A oggi non c’è motivo di preoccupazione – così Alessio D’Amato, assessore alla sanità e all’Integrazione sociosanitaria, che ha aggiunto: le nostre strutture sono pronte. Anche negli anni scorsi, ad esempio con la Sars, sono sempre state date indicazioni molto chiare che verranno usate anche questa volta”.