L’accordo è frutto di un tavolo di confronto avviato già dal 18 marzo e che in via preliminare era servito a fare una prima ricognizione e per stabilire metodo e tempistiche. Sono beneficiarie le imprese anche sotto i cinque dipendenti, appartenenti a ogni settore produttivo e con sede operativa nel Lazio; sono esclusi invece i lavoratori domestici per i quali, come Regione Lazio, stiamo studiando altre forme di sostegno. Da sottolineare che nella nostra regione, grazie alla concertazione con tutte le parti sociali, abbiamo elaborato un modello che permette di definire accordi tra sindacati e aziende in tempi particolarmente contratti, fissando in tre giorni il limite per lo svolgimento delle trattative. Inoltre l’accordo non è richiesto per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti, fatta salva una esaustiva informativa sulla dimensione e condizione aziendale alle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative.
I contributi della CIGD riguardano i lavoratori non coperti dagli strumenti ordinari di integrazione salariale che alla data del 23 febbraio erano in forza all’azienda.
La durata della cassa copre un periodo massimo di 9 settimane e può essere richiesta retroattivamente a partire dal 23 febbraio. Tra gli altri aspetti da sottolineare è che come Regione abbiamo richiesto al Ministero del Lavoro precisi chiarimenti a partire dalla possibilità di estensione dell’ammortizzatore sociale anche per i dirigenti e strumenti di sostegno al reddito anche per i lavoratori a tempo determinato che hanno cessato il loro rapporto di lavoro in questo periodo nell’ottica di includere tutti e non lasciare escluso nessuno.
Stiamo inoltre lavorando per la fase emendativa al Decreto Legge 18/20 con l’obiettivo di poter coinvolgere anche i lavoratori assunti in data successiva al 23 febbraio e per coloro che sono coinvolti nei cambio appalto. Crediamo infatti che in questa fase debbano essere disposte tutte le iniziative utili per tutelare i lavoratori e per arginare gli effetti economici e sociali innescati dalla crisi epidemiologica. Per l’invio delle domande sono state individuate procedure particolarmente semplificate e agili per facilitare le aziende e dare risposte in tempi veloci.
Le domande possono essere inviate a partire dalle ore 14.00 del 25 marzo 2020 tramite la piattaforma dedicata http://www.regione.lazio.it/cigs/web e alla mail areavertenze@regione.lazio.legalmail.it e, a seconda dell’ordine di arrivo delle domande, entro 48 ore queste saranno lavorate dagli uffici e inviate all’Inps per la parte di propria competenza.
“Anche nei confronti dell’Istituto abbiamo chiesto un grande sforzo per approntare con celerità le pratiche. Da parte nostra abbiamo già potenziato il sistema informatico e dedicato una task force per la gestione delle pratiche. Nei confronti del Governo, invece, continueremo a sollecitare l’adeguata copertura economica per continuare a dare risposte alle esigenze del nostro territorio. Sulla base di queste premesse confidiamo in una gestione ordinaria e tranquilla delle richieste di cassa, certi di poter dare a tutti il contributo economico“ – Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti.
“Coronavirus – Cassa integrazione: accordo Regione Lazio-parti sociali per dare una risposta veloce ai lavoratori e alle imprese che stanno vivendo le drammatiche conseguenze del coronavirus. Ne possono usufruire anche le imprese con meno di 5 dipendenti. Grazie a tutte le organizzazioni sindacali e datoriali per questo risultato. Uniti ce la faremo” – il commento del presidente, Nicola Zingaretti.