”Quanto durerà la latitanza di Nicola Zingaretti? Venga in aula a spiegare il caos delle mascherine fantasma, invece di congelare i lavori del Consiglio regionale. Altrimenti Zingaretti si dimetta e magari doni il suo stipendio in beneficenza visto che non fa nulla per meritarlo”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri della Lega in Regione Lazio, Angelo Tripodi, Daniele Giannini, Laura Corrotti, Laura Cartaginese e Pasquale Ciacciarelli, che aggiungono: ”Zingaretti ha prodotto, al di là degli spritz a Milano, soltanto gli aumenti di stipendi al suo staff e le poltrone agli amici degli amici, tra cui il cugino dell’ex premier Paolo Gentiloni, sostenendo le scelte scriteriate da parte dei suoi assessori e della sua maggioranza; per non parlare che il Lazio è il fanalino di coda se distinguiamo i tamponi eseguiti dai casi testati: 39 persone analizzate ogni 10mila abitanti.
La democrazia è sospesa in regione e, quando non lo è stata, ha rasentato il comico e il ridicolo grazie a commissioni in videoconferenza ‘cieche e mute’ come questa maggioranza che guida il Lazio da oltre sette anni. I cittadini hanno perso la pazienza e hanno la nausea degli emuli di ‘Re Giuseppi’, pretendendo risposte non più procrastinabili su mascherine, sul flop della cassa integrazione, sui fondi mai arrivati ad imprese, commercianti e agricoltori, su come verrà riorganizzato il trasporto regionale da lunedì 4 maggio e sul destino di centinaia di migliaia di persone che hanno perso il lavoro, la salute e la dignità”, concludono i consiglieri della Lega.