Queste cose fanno finta di non ricordarle e, con tutte le loro bugie, hanno cercato di farci vedere una città migliore. Sono bravissimi a parlare ma sono solo chiacchiere: erano loro ad amministrare la città ed è sotto gli occhi di tutti il degrado delle strade e l’abbandono delle periferie, l’insignificante Polo Trasporti senza i necessari servizi igienici, per non parlare del treno, della pista ciclabile fatta senza un senso che ha paralizzato completamente l’intera mobilità, un porto mai dragato e una tassazione del suolo pubblico così alta da far chiudere bottega a molti esercizi pubblici.
Mai una iniziativa a favore delle imprese agricole che rappresentano, insieme al settore della pesca, la vera forza economica della nostra città. Non parliamo del cattivo funzionamento della macchina amministrativa dove regnano indisturbate lobby di potere che voteranno per Procaccini per non perdere i propri privilegi. A proposito di privilegi, come non parlare dell’avvocatura del Comune dove erano sistemati i soliti “amici” che quando vincevano un ricorso avevano lauti compensi, mentre quando perdevano erano solo i cittadini a pagare.
Non permettiamo più questo. La nostra sfiducia significava questo: la possibilità di un cambiamento. Noi siamo persone semplici capaci di emozionarci con la voglia e la passione necessaria per cambiare questa nostra città. Faccio un appello a tutte le forze politiche della città per un patto di buon governo, spogliamoci dalle appartenenze politiche e mettiamo Terracina e i terracinesi prima di tutto. Sottoscriviamo insieme i nostri impegni e mettiamo fine al malgoverno di chi ha già dimostrato di non essere in grado di amministrare la città.
Abbiamo scelto insieme di mandare a casa chi ha fatto solo i suoi interessi senza pensare a quelli dei cittadini di Terracina, abbiamo proposto un nuovo progetto per la nostra città. Adesso non permettete agli altri di scegliere per voi, il 19 giugno andate a votare e votate affinché quel percorso di liberazione iniziato insieme il 6 maggio 2015 non si interrompa. Non interrompiamo quel dissenso che ha portato a sfiduciare Procaccini, la nostra deve essere un città diversa. Diversa e migliore.